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2012 Anno , Report ,... 18/01/2013

Sbirripikkiati: 2.290 aggressioni ad operatori di polizia
Pantere sempre più grigie e indifese
Nel silenzio generale, l’infortunio degli sbirri non è un macchinario che s’inceppa: spesso è una reazione violenta, a mano armata nel 22,6% dei casi. Il 35% degli aggressori è sotto i fumi di alcol e droga
Nel 43,9% dei casi l’attacco è portato da stranieri
Nel mirino Carabinieri, Polizia di Stato e Polizie Locali

(ASAPS) - La strada come un’arena: è questo il dato che emerge ancora una volta alla rilettura complessiva dei numeri annotati sugli osservatori dell’ASAPS, in particolare quelli più direttamente legati agli episodi di aggressività, vale a dire quello sulla Pirateria Stradale, quello più recente che tiene sotto controllo le “aggressioni su strada” da parte di utenti violenti nei confronti di altri utenti, vittime della spietatezza dei primi, e quello più antico, che ormai da un decennio analizza gli eventi nei quali a fare le spese della brutalità e della violenza sono gli operatori di polizia: “sbirripikkiati”. Nel corso del 2012 sono state registrate 2.290 aggressioni nei confronti di poliziotti, carabinieri, agenti di polizia municipale, di operatori delle altre forze di polizia e di pubblici ufficiali in genere: nel 2011 erano stati 2.230 (+2,7%).
Ciò significa che ogni 4 ore un operatore di polizia finisce in ospedale, spesso con conseguenze invalidanti, fisiche e psicologiche, che lo accompagneranno per tutta la carriera.
In 517 casi, pari al 22,6% del totale, l’aggressore ha fatto uso di armi proprie o improprie (bastoni, coltelli, crick, in molti casi la stessa vettura per travolgere il poliziotto o qualsiasi strumento idoneo ad aumentare le conseguenze dell’aggressione). Il dato è in linea con il 2011, quando un’arma era stata usata nel 22% dei casi.

 

I più colpiti dalla violenza sono stati ancora una volta i Carabinieri, che da soli hanno totalizzato il 51,7% delle aggressioni (in tutto 1.183), dato che evidenzia un lieve calo rispetto al 2011, quando era attestato al 52,6%: seguono la Polizia di Stato con 831 episodi (36,3%, contro il 35,8% del 2011), la Polizia Locale con 232 (il 10,1% contro il 10,4% dell’anno precedente) e gli altri corpi con 135 (5,9%, mentre nel 2011 si era al 5,7%).
Nel corso del 2012 il nord e il sud del Paese si sono sostanzialmente equivalsi, con rispettivamente 855 e 851 eventi, pari al 37,3% e al 37,2%. Sono stati 584 gli episodi nelle regioni centrali 25,5%.
Purtroppo, continua ad allarmare l’incidenza degli stranieri, resisi responsabili di 1.005 casi, cioè il 43,9% del totale delle aggressioni. Nel 2011 i forestieri erano stati il 40%.
Il 35,1% del totale degli aggressori risulta aver  ecceduto con  l’alcol e la droga (34% nel 2011).
Sono molti gli spunti di riflessione che il pesante dossier propone: addestramento, invecchiamento degli organici, con pantere sempre più grigie, leggi sempre meno adeguate e prime linee sempre più sguarnite.


Forlì, lì 18.1.2013

Giordano Biserni
Presidente ASAPS

 

OSSERVATORIO “SBIRRI PIKKIATI“ REPORT ANNO  2012

 

 

 

 

 



 

Venerdì, 18 Gennaio 2013
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