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Notizie brevi 21/01/2013

Compagnie assicurative fantasma mascherate con nomi simili a quelle esistenti
Si intensificano i controlli delle forze di Polizia con incessanti controlli su strada

(ASAPS)  La piaga delle false assicurazioni, con tutte le gravi conseguenze correlate, conosce in questi tempi di crisi il momento di maggiore espansione.
Le difficoltà economiche, infatti, portano l’utente a scegliere in maniera superficiale e in base al minor prezzo le compagnie assicurative in grado di garantire, quantomeno, la possibilità di muoversi con il proprio mezzo.
Se prima infatti c’era la possibilità di farsi truffare da falsi assicuratori che incassavano il premio e scappavano o consegnavano fotocopie di tagliandi assicurativi, adesso l’IVASS, organismo di vigilanza sulle Assicurazioni, rileva sempre più spesso la presenza di vere e proprie compagnie assicurative “fantasma” con nomi, però, assonanti e simili a quelle vere, così da indurre in errore il cittadino che, per le già dette difficoltà economiche, non disdegna la strada più economica per dare una parvenza di copertura assicurativa alla propria auto.

 

In questo modo assicurazioni auto intestate, ad esempio,  Aviva Insurance e Gruppo Itas Assicurazioni, pur essendo appetibili per nome e prezzo a buona parte dell’utenza, risultano non essere valide in quanto le Compagnie assicurative non rientrano tra quelle autorizzate all'esercizio dell'attività assicurativa e le stesse disconoscono tassativamente polizze con quelle intestazioni.
Quindi se un cittadino ingannato dal nome e dal prezzo acquista una RC Auto da queste compagnie fantasma deve mettere in conto la reale possibilità (o certezza) di una mancata copertura assicurativa della propria auto, con tutte le gravi conseguenze del caso.

 

Inoltre, sempre nell’ottica di queste truffe “scientifiche”, l’IVASS ha rilevato anche il caso di stipulazione falsi contratti Rca con compagnie assicurative esistenti ma non autorizzate a rilasciare quel tipo di assicurazione rendendo inutili tempo e denaro spesi nella ricerca di una via d’uscita più veloce e meno dispendiosa.
Il problema legato alle assicurazioni, al prezzo e alle scappatoie per evitare un esborso di denaro che per alcuni può risultare proibitivo, è grave e presuppone scenari davvero preoccupanti.
Pensiamo alle varie operazioni delle forze di polizia che durante i controlli hanno verificato la mancata o falsa copertura assicurativa che porta, nel caso in cui il titolare abbia la consapevolezza di essere in fallo, alla conseguente fuga dalle gravi responsabilità in caso di incidente.

 

La pirateria, i cui preoccupanti numeri sono evidenziati dall’Osservatorio Asaps, è un triste fenomeno fomentato anche da questa contingente situazione di crisi che incrementa atteggiamenti illegali prima neppure considerati.
Come dicevamo è costante l’impegno delle forse di Polizia in tal senso, nonostante la crisi riesca a mettere la sordina anche a questo prezioso lavoro attraverso la mancanza dei fondi strettamente necessari per permettere alle pattuglie di uscire con le auto per un normale turno di lavoro. (ASAPS)

 

 


 

Lunedì, 21 Gennaio 2013
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