Sottosezione Polizia Stradale Cerveteri-Ladspoli
Scoperto un carico di animali ammassati, feriti, alcuni morti che viaggiavano su tre camion in condizioni igieniche vergognose: sequestrati tre camion e pesanti sanzioni agli autisti
Un plauso al lavoro della Stradale da parte del vicepresidente LAV
(ASAPS) Quando gli agenti della Polizia Stradale di Cerveteri e Ladispoli hanno aperto i cassoni dei camion appena sbarcati nel porto di Civitavecchia, non hanno creduto ai propri occhi … e al proprio naso.
Maiali, mucche e pecore ammassati uno contro l’altro, senza spazio per muoversi, in condizioni igieniche indecorose anche per un animale destinato al macello.
In un Tir c’erano 180 suini stipati, quasi sovrapposti l’uno all’altro tanto che cinque erano arrivati morti alla meta, schiacciati durante il viaggio e già in stato di decomposizione.
Nell’altro 99 bovini, anche loro in precario stato di salute per l’estenuante viaggio, nell’ultimo 150 pecore che non godevano certamente di una migliore condizione.
Così gli uomini della Stradale hanno fatto intervenire, com’è d’obbligo nella circostanza, un operatore del servizio veterinario che ha visitato e poi ricoverato gli animali superstiti in un centro di assistenza.
Gli uomini di Cerveteri e Ladispoli sono arrivati al fermo dei tre camion grazie anche alla segnalazione del mancato rispetto da parte dei tre mezzi della sosta obbligatoria, così come previsto dal Decreto Legge 151/2007.
Per gli autisti sono (giustamente) previste denunce penali e sanzioni amministrative di settantamila euro a testa.
Operazioni come queste da parte degli uomini della Stradale sono, purtroppo, abbastanza frequenti e il loro impegno per contrastare questo malcostume è riconosciuto anche da importanti Associazioni Animaliste come la LAV.
Per bocca del suo vicepresidente Roberto Bennati l’Associazione ha infatti affermato che “la Polizia Stradale svolge un compito unico e indispensabile nella promozione della legalità nei confronti degli animali, ed il suo impegno è un fondamentale strumento di legalità, ultimo tassello di una filiera che ormai non riesce a fare pulizia al proprio interno”.
Il lavoro delle Forze di Polizia che effettuano i controlli su strada dovrebbe porre fine, o far sensibilmente diminuire, questa orribile “tratta” degli animali che, seppur destinati ad una fine certa e vicina, magari anche non priva di sofferenze, subiscono l’ultimo viaggio in condizioni inimmaginabili neppure per l’ultima sottospecie di essere vivente.
“Animali sofferenti per le condizioni climatiche – continua il vicepresidente LAV – trasportati a temperature inferiori ai 5 gradi sotto zero, circostanza vietata dalle norme, mucche a terra trasportate durante la notte per evitare i sempre più incisivi controlli su strada, animali trasportati con mezzi che non rispettano la legge e che causano loro gravi ferite”.
Speriamo che i controlli su strada rimangano attivi e numerosi perché questi animali, già di per sé sfortunati per una condizione ormai segnata, non meritano assolutamente altre sofferenze! (ASAPS)