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Notizie brevi 24/01/2013

Sezione Polizia Stradale Ragusa
Conclusa l’operazione “fly and drive”con l’arresto di 10 persone: falsificavano documenti di identità, Cud e modelli unici per ingannare le banche

(ASAPS) Nelle prime ore della giornata di mercoledì 23 gennaio il personale della Polizia Stradale di Ragusa e del Compartimento di Catania, ha tratto in arresto 10 catanesi, responsabili di aver costituito un’associazione per delinquere, finalizzata alle truffe, alla fabbricazione di documenti falsi e sostituzione di persona.
La banda operava tra Ragusa e Catania e gli arresti sono stati disposti nell’Ordinanza di Custodia Cautelare emessa dal G.I.P. di Catania su richiesta dei Pubblici Ministeri della Procura della Repubblica di Catania.

 

L’indagine, condotta dalla Polizia Stradale di Ragusa, era iniziata nel settembre del 2011 quando alcuni componenti della banda, fingendosi piloti ed assistenti di volo di una compagnia aerea, (da qui il nome dell’operazione “fly and drive” “vola e guida”) presentando falsa documentazione acquistavano presso una concessionaria ragusana una Jeep del valore di 43.000,00 attivando un finanziamento di cui pagavano solo le prime rate e rivendendola dopo pochi giorni ad altra persona, a prezzi molto più bassi di quelli di mercato.
Nei giorni successivi altri componenti dell’associazione si presentavano, sempre presso la stessa concessionaria, come colleghi del primo acquirente per comprare altre vetture ma l’operazione non veniva portata a termine in quanto venivano bloccati i finanziamenti a seguito delle indagini degli agenti.

 

La Polizia Stradale di Ragusa, ipotizzando che si trattasse di una vera e propria organizzazione criminale, richiedeva alla Procura di Ragusa un decreto di intercettazione telefonica che veniva effettuato per diversi mesi.
In questo modo gli uomini della Stradale scoprivano che le persone poste sotto controllo individuavano un esercizio commerciale presso il quale sarebbe stato effettuato l’acquisto del veicolo. Un componente della banda si presentava con la proposta di corrispondere la somma pattuita in parte con il contante per spingere il concessionario e la finanziaria di riferimento a concedere il finanziamento che veniva acceso utilizzando buste paga false, CUD o Modello Unico falsi sui quali veniva indicato un importo sufficiente per trarre in inganno l’istituto finanziario che elargiva la somma.
Una volta formalizzato l’acquisto, il veicolo veniva intestato ad un membro dell’organizzazione il quale otteneva il rilascio della relativa documentazione.

 

Per non destare sospetti le prime rate del finanziamento venivano regolarmente pagate ma il veicolo veniva rivenduto nel giro di pochi giorni a persone che ne avevano commissionato l’acquisto e ad un prezzo sensibilmente inferiore al valore di mercato.
Il ricavato della vendita veniva poi suddiviso tra il componente della banda che fisicamente si era presentato in concessionaria sotto falsa identità e gli altri indagati.
Nell´ordinanza di custodia cautelare sono contenute le registrazioni telefoniche effettuate dagli uomini della Polizia Stradale di Ragusa durante le indagini. Le conversazioni in esse contenute non lasciano margini di dubbio sulle responsabilità delle persone tratte in arresto. (ASAPS)

 


 

Giovedì, 24 Gennaio 2013
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