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Animali 30/01/2013

Il plauso della Protezione Animali alla Polstrada della provincia di Cuneo
Per aver “sollevato il velo dell'oscuro mondo del trasporto bestiame”

Un plauso ed un ringraziamento alla Polstrada ed ai suoi uomini che, nei giorni scorsi, hanno per un paio di giorni sollevato il velo dell'oscuro mondo del trasporto bestiame nella provincia di Cuneo.

I numeri dell'illegalità, dal rapporto della Polstrada, sono evidenti: il 60-70% dei trasporti risultano irregolari. Il rispetto degli animali, la loro sottrazione dalla crudeltà e dalla sofferenza è un dovere sancito dalle Leggi, anche durante "l'ultimo viaggio". A chi non importa niente della sofferenza degli animali dovrebbe essere ricordato che molte delle infrazioni che vengono riscontrate hanno effetto sulla salubrità delle carni destinate al consumo umano.

Un mondo, purtroppo, che al di là delle immagini di facciata che vogliono "venderci" bucolici margari che accarezzano con amore i loro animali, è non sempre ma spesso fatto di carichi e trasporti notturni per evitare scomodi testimoni, tagli alle zampe, maltrattamenti continuativi resi evidenti da diffuse necrosi, animali inadatti al trasporto caricati a forza e lasciati morire nel viaggio, storture delle code, pungoli elettrici.

Senza dimenticare la totale insensibilità di chi lascia per ore i mezzi al sole o al gelo con gli animali boccheggianti e la "distrazione" dei tanti preposti che, a destinazione, non vedono mai nulla. Non così gli eroi della Polstrada che, affrontando il freddo sulla strada e, immaginiamo, la sfrontatezza di chi giudica niente la sofferenza di un essere vivente, hanno fatto appieno la loro parte: quegli occhi, che hanno intravisto fra le sbarre, avranno detto a loro modo una semplice parola: grazie.

E, concettualmente, in piena celebrazione del "giorno della memoria", senza dimenticare le parole di Marguerite Yourcenar che scrisse "Ci sarebbero meno bambini martiri, meno vagoni piombati che trasportano alla morte le vittime di qualsiasi dittatura, se non avessimo fatto l'abitudine ai furgoni dove gli animali agonizzano diretti al macello".

 

Marco Bravi - Ente Nazionale Protezione Animali
da targatocn.it

Mercoledì, 30 Gennaio 2013
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