Droghe, per la Cassazione
non è reato consumarle in gruppo
Una sentenza della Suprema Corte definisce «penalmente irrilevante» l'acquisto collettivo. Le motivazioni tra un mese
Foto di repertorio dalla rete
Il consumo di gruppo di sostanze stupefacenti non è reato. Lo hanno sancito le sezioni unite penali della Cassazione, risolvendo in tal senso un conflitto giurisprudenziale che andava avanti da tempo. In particolare, la questione analizzata dalla suprema Corte riguardava il fatto che con l'introduzione della legge Fini-Giovanardi il consumo di gruppo di sostanze stupefacenti fosse o meno «penalmente rilevante nella duplice ipotesi di mandato all'acquisto o dell'acquisto comune». Con questa sentenza La Cassazione sancisce che è «penalmente irrilevante» il consumo di gruppo di sostanze stupefacenti sia nell'ipotesi di «mandato all'acquisto» sia in quella del «acquisto comune».
CONTRASTO - La Suprema Corte, a sezione unite penali, ha così rigettando il ricorso della parte civile contro una sentenza del gup di Avellino, che il 28 giugno 2011, che aveva dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di un uomo «perché il fatto non sussiste». Sull'uso di gruppo, dopo l'introduzione della legge Fini-Giovanardi, nel 2006, era sorto un contrasto giurisprudenziale: se la Cassazione, in passato, aveva sempre ritenuto penalmente irrilevante l'uso di gruppo, vi erano state, in tempi più recenti, decisioni più severe secondo le quali era, invece, reato. Con questo pronunciamento, la Suprema Corte ha ritenuto di dar credito all'interpretazione già adottata in passato. Per le motivazioni si dovrà attendere almeno un mese.
da corriere.it