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Notizie brevi 04/02/2013

Sgominata banda di truffatori
Falsificava permessi di soggiorno

Un giro d'affari di svariati milioni di euro
L'operazione condotta dalla Polizia Locale di Milano contro l'immigrazione irregolare

Foto da ilgiorno.it

MILANO  - Truffava gli stranieri, creando documenti falsi spesso perfino all'insaputa degli stessi clienti. Un'organizzazione dedita a regolarizzare gli stranieri in Italia producendo per loro documenti falsi è stata sgominata a Milano dalla Polizia locale. La banda operava indisturbata da almeno 10 anni e, secondo le stime emerse dall'indagine, avrebbe prodotto tra posizioni inesistenti e permessi realmente richiesti ma falsificati migliaia di irregolari sul territorio italiano. Molti di loro non saprebbero nemmeno di non essere in regola col permesso di soggiorno.

 

L'indagine è nata nel 2011 da una serie di controlli stradali e sui mezzi pubblici da parte dei vigili che hanno trovato extracomunitari che in buona fede esibivano permessi di soggiorno credendo che fossero reali. In breve sono emerse decine di persone nella stessa situazione e le denunce di stranieri truffati, solo a Milano, sono diventate un centinaio. Gli investigatori alla fine hanno individuato una finta agenzia che si occupava, appunto, di pratiche di permesso di soggiorno e che, per una cifra variabile tra i 1.000 e i 2.500 euro, pensava a tutto.

 

foto da corriere.it

 


La banda, al cui capo c'erano una donna di 51 anni e un uomo di 61 entrambi italiani, ha cominciato almeno dal 2001 a fornire "servizi" per coloro che avevano bisogno di un permesso di soggiorno o di rinnovarlo. Poi, in concomitanza con le sanatorie per l'emersione del lavoro nero e ogni volta che usciva un decreto flussi, non potendo soddisfare con documenti falsi le richieste degli ignari stranieri, li truffava rilasciando un documento che attestava la possibilita' di rimanere in Italia in attesa del permesso, ma non inoltrava nessuna comunicazione al Ministero dell'interno.

 

 

Un giro stimato in svariati milioni di euro e che ha accertato un migliaio di utenti che però si ritiene siano solo una parte di tutti quelli che in un modo o nell'altro, soprattutto cittadini senegalesi, hanno in 10 anni usufruito di questa organizzazione criminale. L'autorità giudiziaria ha emesso 6 ordinanze di custodia cautelare: oltre ai 2 italiani ci sono 4 senegalesi, 2 dei quali sono stati arrestati, mentre altri 2 sono irreperibili all'estero. Proseguono ovviamente le indagini per accertare eventuali altre responsabilità.

 

 

da ilgiorno.it

 

 


 

Lunedì, 04 Febbraio 2013
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