Roma Riunione del 24 novembre 2005 |
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Si è svolto giovedì 24 novembre l’Advisory Board della Fondazione ANIA per la sicurezza stradale, di cui l’Asaps è parte integrante e collabora attivamente. Alla presenza dei maggiori esperti nazionali di sicurezza stradale, si sono delineate alcune delle linee guida d’intervento per i prossimi mesi e si è valutato lo stato di avanzamento dei gruppi di lavoro che vi operano all’interno. Dopo una prima comunicazione del presidente della fondazione, Fabio Cerchiai è stato il segretario generale, Umberto Guidoni, a ricordare il lavoro svolto in precedenza anche dai tre gruppi di lavoro “Comportamenti e comunicazione”, “Statistiche ed incidentalità” e “Legislazione”. In particolare, Guidoni ha sottolineato l’esigenza di concentrarsi su alcuni obiettivi fra i quali l’analisi dei sinistri nel tragitto casa-lavoro, i fattori di rischio che riguardano i ciclomotoristi e la possibilità di realizzare una campagna di sensibilizzazione senza tuttavia dare messaggi troppo cruenti. Fra gli interventi da sottolineare quello del rappresentante del ministero delle Infrastrutture, Amedeo Fumero, che ha evidenziato come nonostante il recente brusco arresto dei provvedimenti legislativi in materia di codice della strada, con tutta probabilità il Governo intende comunque muoversi per ciò che riguarda la patente a punti e lo spinoso argomento della confisca dei ciclomotori. In questo contesto il presidente della Fondazione Ania, ha fatto presente come si intenda realizzare corsi di guida per ciclomotoristi ma anche per neopatentati o comunque giovani in possesso della patente di guida da almeno tre anni, con possibili incentivi per chi deciderà di frequentarli. Proposta che ha sollevato qualche perplessità tra i presenti, che hanno invitato ad agire in questo senso con molta prudenza. Pur non dichiarandosi contrari, lo stesso Fumero, il professor Franco Taggi dell’Istituto Superiore della Sanità ed il rappresentante del Servizio Polizia Stradale, Pietro Caramelli, oltre a sottolineare altri importanti argomenti, hanno ribadito la necessità di non rendere i giovani troppi sicuri di se stessi e delle oro “capacità” di guida. Argomentazioni riprese anche dal consigliere nazionale dell’Asaps, Roberto Rocchi, presente in sostituzione del presidente nazionale, che ha ricordato come molti di questi corsi già avvengano nelle scuole italiane e di come si potrebbe creare un business capace di attirare anche chi è indifferente alle argomentazioni di sicurezza stradale. Fra le altre cose, Rocchi ha suggerito di porre fra gli obiettivi anche alcune strategie relative al contrasto delle cosiddette stragi del sabato sera (ed in particolare al consumo delle sostanze stupefacenti) ed alla realizzazione di un documento-guida sulle strumentazioni tecnologiche di rilevamento delle violazioni stradali, al fine di creare un testo di riferimento che potrebbe essere utile anche agli apparati giudiziari che si occupano di contenzioso. Un argomento, quest’ultimo, che ha suscitato il plauso di alcuni presenti, che hanno poi sottolineato come in sede giudiziale vengano spesso annullati una quantità elevata di verbali con motivazioni alquanto discutibili. Alla fine è stato presentato un cd relativo alla realizzazione di un progetto denominato “Black Point”, che prevede lo sviluppo e il caricamento di numerose informazioni all’interno di un portale informatico e con il supporto di un call-center. |
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