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Notizie brevi 06/02/2013

Un'impronta digitale contro i parcheggi abusivi

Per ora denuncia in modo implacabile chi occupa abusivamente un posto dedicato ai disabili. Ma presto potrebbe diventare un alleato dei vigili urbani nel controllo dei parcheggi di qualsiasi tipo, facendo risparmiare alle magre casse comunali milioni di euro. Si chiama Park Tutor e la sua innovazione non è solo tecnologica, ma sta in una soluzione che si integra in maniera efficacia all'interno delle crescenti smart city.

Messa a punto da Sirti, la soluzione è decisamente user friendly. Una volta che l'automobilista disabile raggiunge un parcheggio con le strisce gialle - in Italia sono circa 800mila - non deve fare altro che passare il dito sopra un telecomando. L'impronta digitale (utilizzata proprio per scongiurare il fenomeno dei falsi invalidi) arriva wireless a una centralina di controllo, protetta contro possibili attacchi di vandalismo, vicino all'area di sosta. L'informazione viene mandata a una piattaforma web che monitora costantemente tutti i parcheggi e rilascia le autorizzazioni. Ma cosa succede se il parcheggio viene occupato abusivamente? Un sensore interrato manda il segnale di occupazione, tramite la centralina, alla piattaforma web che a sua volta avverte un vigile urbano o un controllore della sosta, per una verifica e un'eventuale multa.
 

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> Un'impronta digitale contro i parcheggi abusivi

Per ora Park Tutor è stato adottato in una decina di città (Alessandria, Cusano Milanino, Ficarazzi, Milano, Padova, Palermo, Palmi, Roma, Sesto San Giovanni, Torino), nelle quali Sirti ha firmato un contratto di revenue sharing con le amministrazioni locali. Da quest'anno in circa 60 città gestirà anche altre aree di sosta, a pagamento e non. Basterà mettere un chip a bordo dell'auto, mentre il pagamento potrà essere via cellulare (con il sistema Nfc) o il classico parcometro. Le amministrazioni comunali potrebbero risparmiare molto denaro: si stima che l'abusivismo in una città come Milano provochi un ammanco di decine di milioni di euro all'anno.

L'applicazione può essere declinata ad altre aree come la complessa gestione dei mercati cittadini. Nel capoluogo lombardo ogni anno si perdono 10 milioni di euro, in questo settore. «La specificità della nostra innovazione coperta da brevetto nazionale e internazionale - spiega Pietro Urbano Mimmo, ingegnere responsabile del progetto Park Tutor assieme a Riccardo Montefusco - sta nel metodo di monitoraggio dello stato di occupazione dell'area di sosta abbinato all'individuazione della categoria del mezzo di trasporto attravverso il tag della carta elettronica».

Sirti sta lavorando anche su un ulteriore sviluppo smart. Installando una centralina di secondo livello nell'area di sosta si potrà per esempio integrare la rete wifi locale offrendo connettività e monitorare in tempo reale le aree di sosta per indicare agli automobilisti il parcheggio libero più vicino, a vantaggio della mobilità e dell'ambiente .

 

 

di Alessia Maccaferri
ilsole24ore.com

 

Mercoledì, 06 Febbraio 2013
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