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Notizie brevi 09/12/2005

AUTOSTRADE, ECCO IL FUTURO: NELLA GALLERIA NAZZANO, VICINO ROMA, SI SCAVA COME NEI FILM, SENZA PARTICOLARI DISAGI AL TRAFFICO E NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE. TERZA CORSIA ANCHE NEI TUNNEL

AUTOSTRADE, ECCO IL FUTURO: NELLA GALLERIA NAZZANO, VICINO ROMA, SI SCAVA COME NEI FILM, SENZA PARTICOLARI DISAGI AL TRAFFICO E NEL RISPETTO DELL’AMBIENTE. TERZA CORSIA ANCHE NEI TUNNEL

Uno dei macchinari usati negli scavi

(ASAPS) ROMA – Il presidente di “Autostrade per l’Italia” Vito Gamberale, ha annunciato ieri (7 dicembre) il completamento dei lavori di ampliamento e messa in sicurezza della Galleria di Nazzano, sulla A1 Milano-Napoli a pochi chilometri a Nord di Roma, che scorre nel tratto Orte/Fiano Romano, tra le progressive chilometriche 522 e 523+200. È un cantiere che da tempo è in atto, ma la fine delle opere consentiranno di risolvere nel migliore dei modi il problema della sicurezza in quel tratto di tunnel, ammodernato con una nuova tecnica sviluppata per la prima volta al mondo. Nei primi giorni di gennaio, infatti, tecnici e operai daranno il via all’ultimo cantiere del “Nazzano”, che aprirà alla terza corsia anche in carreggiata sud. Entro il 2007 fine dei disagi e situazione che tornerà alla normalità. La società pagherà un prezzo piuttosto salato (37 milioni di euro), ma pare proprio che ne valesse la pena. Per Gamberale si tratta di un’opera “…che va vista come l’orgoglio del Paese, che concilia la possibilità di nuove opere con il rispetto dell’ambiente”. Concetti particolarmente importanti, soprattutto in un periodo in cui la necessità di aprire nuove infrastrutture nel paese si scontra con il grido di dolore degli abitanti della Val di Susa. La galleria “Nazzano” è costituita da due canne (una per ogni senso di marcia) di 337 metri ciascuna: una galleria dunque di piccole dimensioni, ma sulla cui sicurezza è stato necessario investire moltissimo. Si tratta infatti di una coppia di tunnel che tagliano un tratto collinare dell’arteria, proprio su un passo. Un collo di bottiglia, che ha posto ai tecnici della società un problema effettivamente serio: la necessità di allargare le due carreggiate, al fine di aumentarne la capacità di transito, senza ricorrere ad una variante anche provvisoria del tracciato (come avviene per esempio nei lavori della terza corsia tra Sasso Marconi e Casalecchio di Reno nel tratto bolognese della A1). In più, la vicina oasi naturalistica di Nazzano, avrebbe subito conseguenze pesanti – in termini di impatto ambientale – con la realizzazione pur provvisoria di una variante del tracciato. Il tutto, dovendo ovviamente garantire sicurezza delle maestranze e dell’utenza, cercando di contenere al massimo il disagio sulla velocità del transito e non ultimo “risolvere i problemi tecnici e operativi connessi con l’avanzamento d’allargo in un terreno già disturbato dallo scavo precedente” [“strade e autostrade”, n° 2 anno VII]. Per risolvere tutta questa serie di problemi è arrivata in aiuto la tecnologia italiana, che per una volta ha trovato al suo interno le idee vincenti: il brevetto, di Autostrade per l’Italia, prevede l’impiego di uno schermo di acciaio a protezione del traffico, consistente in una sorta di volta più piccola sopra la quale avveniristiche macchine di scavo preparano il nuovo percorso. Se tutto va bene, entro 18 mesi la canna sud sarà completata e i cantieri potranno spostarsi sulla A14, dove analogo destino aspetta una galleria autostradale a Porto San Giorgio, e non è detto che questo tipo di tecnologia, come ha sottolineato lo stesso Gamberale, non possa essere usato anche in ambito metropolitano. I costi sono effettivamente elevati, ma considerato che non ci sono perdite in termini di esercizio, i 55mila euro al metro possono essere considerati un prezzo accettabile e la soddisfazione dei vertici della società viene condivisa anche con l’ingegner Pietro Lunardi, ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, che ha avuto un ruolo da protagonista proprio nella fase dell’ideazione del progetto. (ASAPS)


Una fase dei lavori nel tunnel “Nazzano”

 

 

Venerdì, 09 Dicembre 2005
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