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Notizie brevi 26/11/2005

Cosenza - LA TRAGEDIA SI RINNOVA: MILITARE ESCE INDENNE DA UN INCIDENTE E PRECIPITA PER 80 METRI DA UN VIADOTTO. MUORE COSÌ UN CAPORALE DELL’ESERCITO

COSENZA, LA TRAGEDIA SI RINNOVA: MILITARE ESCE INDENNE DA UN INCIDENTE E PRECIPITA PER 80 METRI DA UN VIADOTTO. MUORE COSÌ UN CAPORALE DELL’ESERCITO

Asiago (VI), viadotto della SP36: da qui non si cade (foto L. Borselli)

(ASAPS) COSENZA – Si chiamava Daniele Bello, aveva 22 anni, ed era un caporalmaggiore dell’Esercito Italiano, in forza al 232° Reggimento Trasmissioni di Avellino. Giovedì sera (24 novembre), poco dopo le 21.30, si trovava a bordo di un’auto insieme a due suoi commilitoni e percorreva l’autostrada A3, la Salerno-Reggio Calabria, verso la propria città, dove sembra avrebbe dovuto trascorrere una breve licenza. Nel tratto compreso tra Rogliano e Altilia, quando ormai era già in provincia di Cosenza, il veicolo dei tre militari – tutti giovanissimi – è rimasto coinvolto in un incidente stradale assieme ad una seconda macchina. L’urto non sembra essere stato di particolare gravità, tanto che i militari e la controparte sono usciti indenni da questo evento. Dopo l’urto i 3 si sono trovati sul margine destro della carreggiata, che in quel punto sarebbe priva della corsia di emergenza, e per evitare di restare coinvolti in un ulteriore tamponamento si sono avvicinati al guardrail destro. Bello ha scavalcato la barriera, e con ogni probabilità credeva (come spesso è accaduto in questi casi) che oltre quel manufatti vi fosse il suolo. C’era invece il niente, profondo 80 metri, che ovviamente non gli hanno lasciato scampo. Quando gli agenti della Polizia Stradale hanno raggiunto il corpo, non hanno potuto far altro che farlo recuperare dai Vigili del Fuoco e dai Sanitari. È questa l’ennesima vittima di una situazione assurda. Quasi tutta la rete autostradale in concessione (ma anche molta della rete ordinaria, soprattutto al nord, come si vede nella foto di corredo) ha provveduto a mettere in sicurezza viadotti e cavalcavia, ma evidentemente non sulla Salerno Reggio-Calabria. Ora la Polizia Stradale dovrà ricostruire gli ultimi istanti di vita del giovane caporalmaggiore, ascoltando le versioni dei suoi commilitoni, ricoverati in stato di choc, e del conducente del veicolo precedentemente coinvolto nel banale incidente. Gli stessi uomini della Specialità hanno avuto l’ingrato compito di avvisare i familiari dello sfortunato giovane, che sono stati accompagnati presso l’ospedale civile “Annunziata” di Cosenza, dove la salma di Daniele è stata composta in attesa delle decisioni del Pubblico Ministero, che ha assunto la direzione delle indagini. (ASAPS)

 

 

 

Sabato, 26 Novembre 2005
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