Per migliorare la sicurezza del viaggio invernale un grande aiuto può venire dall’utilizzo di pneumatici invernali al posto delle catene. Grazie alla loro particolare composizione e alla tecnologia applicata che negli ultimi anni i pneumatici invernali ha fatto passi da gigante, migliorando la sicurezza sulle strade innevate e non.I pneumatici invernali di ultima generazione sono progettati per fornire prestazioni superiori in aderenza, motricità, frenata nelle condizioni invernali (acqua, ghiaccio e anche neve), garantendo ottime prestazioni anche su strada asciutta. Appositamente studiati per dare il meglio nei mesi freddi, i pneumatici invernali diventano particolarmente efficaci quando la temperatura scende al di sotto dei 7°/5° per la loro composizione "più morbida" rispetto al pneumatico estivo. Anche la loro struttura a lamelle è molto efficace per far defluire meglio l’acqua e migliorare l’aderenza all’asfalto. Tuttavia il pneumatico invernale soffre di una "crisi di identità" in quanto oltre che "invernale" è detto anche "da neve" e "termico", ma si tratta sempre dello stesso prodotto. Non sono previsti limiti nel periodo di impiego, sono contraddistinti dalla marcatura M+S che significa in inglese fango (mud) e neve (snow). Per avere omogeneità comportamento tra asse anteriore ed asse posteriore si devono montare quattro pneumatici invernali. Per quanto riguarda le misure di possibile utilizzo, le gomme invernali devono avere le stesse caratteristiche (dimensioni e prestazioni dei pneumatici estivi) di quelli "estivi", come indicato nella carta di circolazione. E’ tuttavia è ammessa una categoria di velocità inferiore (min. Q) applicando un bollino all’interno della vettura. Inoltre sulla carta di circolazione di alcuni veicoli sono previste specifiche misure di pneumatici invernali. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti con circolare prot. 335M361 del 30 settembre 2004 conferma la possibilità di "..equipaggiamento dei veicoli con pneumatici per marcia su neve per una qualsiasi delle misure indicate sulla carta di circolazione..". Dunque l’automobilista può scegliere di montare i pneumatici invernali in una qualsiasi delle misure indicate sul libretto dell’auto, scegliendo anche tra le misure dei pneumatici estivi. Discorso a parte vale per il pneumatico chiodato che non è molto diffuso in Italia perché rende al meglio sui fondi ghiacciati e con neve spessa e compatta. Il "chiodato" ha dei chiodi sul battistrada ed è soggetto a limiti per quanto riguarda il periodo di utilizzo (dal 15 novembre al 15 marzo), le velocità consentite ed è soggetto all’obbligo di montare dei paraspruzzi al posteriore. In altri paesi il loro utilizzo può essere soggetto a limitazioni o, addirittura, a proibizione. Altro dispositivo per la marcia su neve sono le catene che devono però essere omologate sul prodotto e sulla confezione con i marchi CUNA NC 178-01 oppure ON - V 5117. Qualsiasi altro marchio apposto sulle catene non ha validità per la legislazione europea. Il loro utilizzo in caso di neve è equiparato dalla legge italiana all’utilizzo del pneumatico invernale, come più volte ribadito dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ad esempio con comunicazione n. 612/2005 del 31 marzo 2005 ha chiarito che "l’ente proprietario della strada, con ordinanza motivata, può prescrivere che i veicoli siano muniti, in alternativa, di mezzi antisdrucciolevoli o degli speciali pneumatici per la marcia sulla neve e sul ghiaccio". (pgc) Autostrade News |