Distaccamento Polizia Stradale di Pizzighettone
Ubriaco alla guida non si ferma all’alt della Polizia impegnata nei rilievi di un incidente e trascina un agente per 20 metri ferendolo ad una caviglia e alla spalla: arrestato dopo una colluttazione con i poliziotti
(ASAPS) Una pattuglia della Polizia Stradale di Pizzighettone, impegnata alle cinque della mattina del 10 febbraio assieme ai Vigili del Fuoco e i mezzi del 118 nei rilievi e soccorsi per un incidente stradale con feriti accaduto sulla strada provinciale 89 per Casalmorano, si è trovata a dover fronteggiare una situazione di emergenza che ha messo a repentaglio l’incolumità di un operatore.
Gli uomini della Stradale stavano infatti effettuando i primi rilievi su un incidente stradale con lesioni causati dalla fuoriuscita autonoma da stato di ebbrezza. Il servizio era stato disposto dal comandante della Polizia Stradale di Cremona dott.ssa Federica Deledda al fine di intensificare i controlli nelle cosiddette "serate a rischio". Nella stessa nottata infatti la pattuglia aveva già rilevato due sinistri dovuti allo stato di ebbrezza e ritirato una patente durante un controllo sempre per lo stesso motivo.
Mentre gli operatori della Polizia, dei Vigili del Fuoco e del 118 cercavano di prestare soccorso ai giovani rimasti feriti nell’incidente, una macchina si fermava nell’unica corsia rimasta libera per lo scorrimento del traffico.
Alla richiesta di un Vigile del Fuoco di spostarsi per non intralciare il traffico il guidatore, un 55enne di Soresina, non ha dato cenno di voler eseguire le istruzioni impartite così è intervenuto un operatore della Stradale che, una volta fatto aprire il finestrino laterale, ha subito capito dal forte odore di alcool proveniente dall’abitacolo che l’uomo alla guida era in stato di ebbrezza.
Alla richiesta di accostare la macchina e scendere il guidatore ha affermato di essere cittadino straniero e di non avere documenti al seguito. A questo punto il poliziotto della Stradale di Pizzighettone ha pensato bene di farsi consegnare le chiavi della macchina per non permettere all’uomo di riprendere la guida ma lo stesso ha riacceso il motore ed è partito. L’agente si è prontamente infilato nell’abitacolo attraverso il finestrino cercando di togliere le chiavi dal cruscotto ma il 55enne ha continuato la sua marcia trascinandolo per 20 metri e procurandogli la lussazione ad una caviglia.
Una volta fermata l'auto l'assistente capo è riuscito a rimettersi in piedi e ha nuovamente invitato lì’uomo a scendere ma, non contento di quanto già combinato, il guidatore ha aperto con violenza la portiera facendo cadere il poliziotto e procurandogli la lussazione della spalla.
Con l’aiuto del collega di equipaggio e di tutta la squadra dei Vigili del Fuoco finalmente il 55enne è stato bloccato cercando quindi di procedere con il test alcolemico ma, anche in questa occasione, l’uomo ha reagito con tale violenza da far decidere gli uomini per il suo arresto presso le camere di sicurezza della caserma.
Anche qui, in preda ai fumi dell’alcool, l’uomo ha continuato ad inveire contro le forze dell’ordine e, solo dopo un po’ di ore, ha ricondotto il proprio comportamento verso uno standard accettabile, ha ripeso il controllo delle proprie emozioni e ha chiesto scusa per il proprio comportamento agli agenti e al GIP.
Il giudice però ha convalidato l'arresto e le accuse sono così numerose da richiedere una successiva udienza per conoscere la sentenza per i reati di guida in stato d'ebbrezza, rifiuto a fornire le proprie generalità, resistenza e lesioni a pubblico ufficiale, sottrazione a controllo e, cosa più grave, dal momento che i Poliziotti, i Vigili del Fuoco e gli uomini del 118 erano impegnati in un servizio di soccorso, anche interruzione di pubblico servizio.(ASAPS)