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Notizie brevi 08/12/2005

IL POLIZIOTTO NELLA BUFERA

 

da “www.romacivica.net” del 7 dicembre 2005
IL POLIZIOTTO NELLA BUFERA

  

Antonio CIARAMELLA*

 

 

 

La sottosezione di Polizia autostradale di Cherasco (CN) consta attualmente circa 1/3 del personale previsto per sorvegliare i 250 Km della tratta Torino Savona; ovvero 13 poliziotti in meno rispetto all’organico assegnato ministerialmente. Eppure, per l’alto senso del dovere che contraddistingue tutti i poliziotti del cuneese non si sottrae a sostituire il collega ammalato, a rinunciare al giorno di riposo o a posticipare le ferie per consentire alla collettività la sicurezza sulle strade.

 

Questo nelle circostanze ordinarie ed in quelle straordinarie? Nessuno si sottrae alla richiesta di aiuto, nessuno guarda l’orologio, nessuno rivendica diritti o problemi familiari.

 

Alle ore 13,00 del 2 dicembre prendono servizio sull’autostrada due pattuglie, all’atto delle consegne vengono informati dello stato di preallerta della protezione civile per maltempo. Dovevano smontare alle 19,00 ed invece hanno terminato il servizio alle 10,30 del giorno successivo. Alle ore 14,30 il Comandante è preoccupato e con un altro volontario si porta sull’autostrada, poco dopo è seguito dal Dirigente della Sezione di Polizia Stradale è meglio essere sul posto del bisogno per meglio coordinare i servizi di emergenza; anche loro termineranno il servizio il 3 dicembre successivo. Le condizioni peggiorano ma ufficialmente la bufera di neve inizia alle 17,30 del 2 dicembre e terminerà alle 4,00 del giorno dopo.

 

Occorre essere sul luogo ove il traffico si è bloccato a causa di un camion che si è posto di traverso alla carreggiata, avvisare dei rallentamenti in coda che significa percorrere a piedi dai 3 ai 10 km sotto la incessante nevicata lasciando segnali luminosi, filtrare, spostare materialmente le auto impantanate, assistere l’utenza, evitare la frammentazione, informare, comunicare gli organi superiori e l’utenza. Sulla strada, insieme al personale della protezione civile e gli ausiliari dell’autostrada che non si risparmiano.

 

Un lavoro svolto in condizioni estremamente difficile ma reso possibile anche dal collega che non è sulla strada ma alla centrale. Essi, con grande perizia, smistano le chiamate, indirizzano i soccorsi, mettono in onda tutte le informazioni possibili per rassicurare l’utenza e per assistere gli operatori, avvisano i familiari preoccupati, ricevono ed eseguono le varie disposizioni che arrivano incessantemente dal Compartimento, dalla Prefettura e dalla Protezione civile. Ecco segnalata la frana sul cebano ed il conseguente blocco della strada, ecco sopraggiungere le pattuglie di Polizia stradale di Ceva, Cherasco, Cuneo e Saluzzo. Un lavoro reso ancora più prezioso quando sopraggiunge la tempesta elettro-magnetica che blocca i cellulari ed i telefoni di servizio. Sono attivi soltanto gli uffici di Polizia, con gli impianti di riserva ed autogeni, per tenere le comunicazioni tra i vari operatori sulla strada.

 

300 sono i mezzi pesanti in difficoltà e migliaia di utenti che chiedono assistenza.

 

Una donna perde il controllo e l’auto ruota su se stesso sulla carreggiata mentre il traffico le scorre accanto inesorabilmente. E’ inevitabile il panico, si rifiuta di mettersi in auto, il personale della polizia l’accompagna in un albergo per il pernottamento; sull’auto sale un volontario che si prende la responsabilità di consegnarla in albergo. I tuoni ed i lampi danno una brutta sensazione ma i poliziotti restano lì impassibili, alzano il bavero e sopportano anche gli improperi dell’utenza seppure condividono lo stesso disagio.

 

Una donna poliziotto si prodiga per spostare i mezzi e si accorge che un utente maschio è in auto al caldo con il personal computer acceso; gli fa osservare che non è il caso e Lui spegne il computer ma rimane comodamente in auto.

 

Molti cittadini invece li implorano di restare, di fargli compagnia e coraggio, di non abbandonarli riconoscono i poliziotti il loro punto di riferimento, le istituzioni che non sono parole ma persone che lavorano, che sono veramente vicini al cittadino nel momento del bisogno. Quando però la pattuglia deve spostarsi per un altro soccorso in un altro punto dell’autostrada, magari andando anche contromano; il cittadino si dispera e piangono per la commozione quando li vedono tornare da loro, nella loro divisa bicolore con i famosi centauri calzati ai piedi.

 

Ormai la divisa è inzuppata di fango e sudore ma continua ad essere indossata con grande onore.

 

Alla mattina del 3 dicembre Il traffico finalmente si sta smaltendo verso Torino, forse il peggio è passato, ma ecco un inconveniente; il traffico è bloccato al tunnel vicino allo svincolo per millesimo.

 

Le pattuglie si portano subito sul luogo per liberare le auto fuori controllo, spostare i mezzi pesanti, smaltire il traffico.

 

Sono le 10,00 il traffico è tornato nella normalità, al passaggio gli autisti fanno ciao con la mano agli “stradalini” del Piemonte e della liguria, accompagnando il gesto con un sorriso, il poliziotto stanco è soddisfatto del gesto e contraccambia ma soprattutto ritrova le energie per tornare a casa, anche lì c’è qualcuno che li aspetta.

 

Restano problemi insoluti, come la necessità di aree di stoccaggio della capienza di 200/330 veicoli per radunare i mezzi pesanti e procurare loro energia e mezzi di conforto, ma la competenza e la volontà spetta ad altri e non sempre la mera applicazione della legge può risolvere i problemi.

 

Oggi qualcuno ha anticipato il riposo, si prevedono nuove intemperie sabato, i colleghi saranno di nuovo sulla strada come in tutti gli esodi invernali ed estivi, durante le più svariate intemperie atmosferiche, tutti i giorni dell’anno, in tutti i luoghi d’Italia, come gli angeli custodi dell’asfalto.

 

Nessuno guarda l’orologio o timbra il cartellino, l’orario non è stato rispettato, gli straordinari sono pagati poco meno di 5 euro all’ora, l’indennità autostradale è una miseria ma pazienza questo mestiere l’abbiamo scelto Noi, siamo poliziotti.

 

 

*SEGRETARIO GENERALE SIULP CUNEO

 

 

 

 

 

 

 

 


Antonio CIARAMELLA

da “www.romacivica.net”
Giovedì, 08 Dicembre 2005
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