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Notizie brevi , Articoli 15/02/2013

Non sappiamo come aiutare i bambini dopo un evento traumatico

Dall'analisi della letteratura medica emerge la necessità di intensificare la ricerca

Circa due terzi dei bambini e degli adolescenti di età inferiore ai 18 anni sperimentano almeno un evento traumatico come un incidente, una calamità naturale o provocata dall’uomo, uno scontro violento o addirittura una guerra.

Secondo uno studio promosso dall’Agency for Healthcare Research and Quality pubblicato online ieri, purtroppo le evidenze sulle migliori strategie per aiutare i bambini a superare le conseguenze negative di un evento traumatico sono tuttora scarse.

Lo studio “Comparative Effectiveness of Interventions for Children Exposed to Nonrelational Traumatic Events”, che verrà pubblicato sul numero di marzo di Pediatrics, ha condotto una revisione sulle ricerche esistenti in materia di disturbo post-traumatico da stress nei bambini e sulle terapie psicologiche e farmacologiche.
 

Le ricerche prese in esame hanno descritto un’ampia varietà di interventi psicoterapeutici. Solo pochi trattamenti psicologici hanno dimostrato di aiutare i bambini a breve termine, mentre quelli farmacologici hanno dimostrato di non avere benefici. Nessuno studio ha tentato di replicare i risultati di interventi ritenuti efficaci e nessuno ha fornito informazioni sul modo in cui gli interventi terapeutici possono influenzare a lungo termine lo sviluppo dei bambini. In conclusione: poche risposte, molte domande.

I risultati di questo studio dovrebbero servire come un invito all’azione, secondo gli autori. Per formulare una guida definitiva sulla gestione dei bambini esposti ad eventi traumatici è quindi necessario intensificare la ricerca.
 

 


Forman-Hoffman VL, Zolotor AJ, McKeeman JL, Blanco R, Knauer SR, Lloyd SW, Fraser JG, Viswanathan M. Comparative Effectiveness of Interventions
for Children Exposed to Nonrelational Traumatic Events.  Pediatrics

 

da prontosoccorso.eumed.org

Venerdì, 15 Febbraio 2013
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