Autostrada A26 Ovada
Tunisini ladri in Francia pizzicati in Italia
Viaggiavano su una Ferrari e su un autocarro carico di moto. Intercettati dalla Polizia Stradale. Tutti i veicoli erano rubati. Avevano scorrazzato attraverso tre stati senza essere fermati
(ASAPS) I due Tunisini fermati dalla Polizia Stradale di Ovada l’8 febbraio lungo l'arteria autostradale A/26 dei trafori dovevano aver pensato di essere riusciti a mettere in pratica il “furto perfetto”.
Avevano attraversato tre Stati, Francia, Svizzera e Italia, superato frontiere e pure il traforo del Monte Bianco senza essere fermati per un controllo, tanto da arrivare nella provincia di Alessandria a bordo di una Ferrari California rossa fiammante e un furgone, nuovo di concessionario.
Può sembrare normale un percorso simile, non fosse che una pattuglia della Polizia Stradale di Ovada ha avuto il fiuto e l’intuizione di capire che il cerchio non quadrava affatto.
Ad un controllo minuzioso sui documenti e sui mezzi, cosa non avvenuta nelle precedenti tappe del tour, i due tunisini sono risultati essere a bordo di una Ferrari rubata in quel di Parigi con targa francese appartenente ad altro veicolo e con la carta di circolazione alterata.
L'autocarro, invece, presentava il telaio contraffatto e la targa francese appartenente ad altro veicolo; anche questo veicolo è risultato essere provento di un furto avvenuto in Francia.
Come non bastasse il furgone trasportava sei motoveicoli muniti di targa francese, risultati tutti rubati oltr’alpe.
I due “corrieri” sono stati arrestati con la convalida del fermo e la custodia cautelare in carcere ad opera del G.I.P. del Tribunale di Alessandria.
Si sentivano sicuri i due Tunisini, con il carico di refurtiva pronta per essere smerciata a qualche ricettatore o imbarcata in Italia verso la Tunisia. Ma non avevano fatto i conti con i Poliziotti della Stradale di Ovada che, come i loro colleghi del resto d’Italia, una volta “messi su strada” riescono sempre a dare qualcosa in più rispetto al semplice controllo del rispetto del Codice.
Lo capiranno anche i colleghi francesi quando si vedranno recapitare la tanta refurtiva sparita dalla loro nazione e recuperata dopo aver percorso diversi chilometri senza incappare in alcun controllo. Speriamo lo capiscano anche quegli italiani, politici e non, che continuano a non ritenere indispensabile la presenza delle pattuglie sulla strada visto la carenza di personale e con agenti sempre più in là con gli anni, ma ancora attenti! (ASAPS)