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Notizie brevi , News 18/02/2013

Polizia Stradale Ravenna
Ecco la Ferrari 'tarocca': sotto il Cavallino si celava una Ford Cougar
Una fiammante Ferrari di colore giallo, modello 430 Scuderia. Una macchina da diverse centinaia di migliaia di euro. Se non fosse che, di Ferrari, quel bolide avesse solo la facciata

Una fiammante Ferrari di colore giallo, modello 430 Scuderia. Una macchina da diverse centinaia di migliaia di euro. Se non fosse che, di Ferrari, quel bolide avesse solo la facciata. Si trattava infatti di una Ford Cougar profondamente modificata, tanto da farla apparire in tutto e per tutto un esemplare del Cavallino Rampante. A scoprire la truffa sono stati gli agenti della Polizia Stradale di Ravenna, nell'ambito di un mirato controllo operato nelle aree di servizio autostradali in abiti civili. La loro attenzione era ricaduta, appunto, su una bisarca adibita al trasporto dei veicoli parcheggiata presso l'area di servizio "Santerno", nel comune di Solarolo.
UNA "FORD" FERRARI - La bisarca, tra i tanti veicoli, trasportava anche una 'finta' Ferrari 430 Scuderia di colore giallo, immatricolata con targa spagnola. Gli agenti hanno chiesto i documenti al conducente del mezzo pesante, un cittadino romeno, il quale ha esibito una carta di circolazione relativa al veicolo che, però svelava la vera natura della supersportiva trasportata. La Ferrari, infatti, era una Ford Cougar incredibilmente modificata.

IL MOTORE? UN MANICHINO IN LEGNO - Solo un attento esame ha permesso agli agenti di distinguere la vera Ferrari da quella controllata. Dal cofano posteriore, trasparente come sulla Ferrari autentica, si intravedeva il motore. Ma tale non era: si trattava infatti di un manichino in legno e plastica verniciata. Il vero propulsore, infatti, era sotto il cofano anteriore (così come la trazione del veicolo). Insomma, una Ferrari a trazione anteriore: mai visto prima. A parte tali particolari, tutto il resto era fedelmente riprodotto: dai marchi esterni, ai finti freni a disco in carbonio (sotto ai quali si celavano i freni veri), i sedili sportivi, il cruscotto ed il tipico cambio manuale con leva a griglia.

DIRETTO IN ROMANIA - Il veicolo, di proprietà di un cittadino colombiano residente in Spagna a San Roque, era diretto in Romania, a Bucarest, per essere esposto in un car-show. Il mezzo è stato posto sotto sequestro in quanto i veicoli Ferrari sono protetti dalla tutela di legge sul brevetto e sul marchio industriale proprio per il motivo che il brand dell'azienda di Maranello è continuamente sottoposto ad una azione di contraffazione. Esso rappresenta non solo il mondo delle auto supercar ma assurge a rappresentazione del made in Italy stesso, se non il vero sinonimo di italianità nel mondo, costituendo probabilmente l'oggetto italiano per antonomasia.

TUTELA DEL MARCHIO - La tutela del marchio Ferrari e dei suoi loghi, non è solo ed esclusivamente a protezione dell'azienda di Maranello, bensì del pubblico a cui tale prodotto è destinato. Si calcola infatti che il brand Ferrari rappresenti una valore di circa quattro miliardi di euro, cioè supera addirittura il valore complessivo dell'azienda stessa.

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LA POSIZIONE DELLA FERRARI - Il Direttore generale della Ferrari, Ing. Amedeo Felisa, opportunamente delegato all'atto dall'allora amministratore delegato Jean Todt, ha presentato una corposa querela contro coloro che risultassero responsabili dei reati di contraffazione di marchio industriale alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ravenna, ipotizzando reati per l'avvenuta contraffazione dei marchi esistenti: sul cofano anteriore, sulle fiancate anteriori, sui mozzi ruota, sui sedili e sul volante, nonché sulla forma stessa della carrozzeria della Vettura Ferrari 430 Scuderia, anch'essa tutelata a norma di legge. Sono stati avviati accertamenti per il tramite del servizio di Cooperazione internazionale di Polizia di Roma, per estendere in Spagna le indagini volte a risalire chi abbia materialmente "trasformato" l'auto in una supercar, violando gli artt. 648 e 473/2° del Codice Penale.


 

da ravennatoday.it

 

Lunedì, 18 Febbraio 2013
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