Marco Bennati, il carabiniere che ha salvato l'aspirante suicida
Marco Bennati, il carabiniere che ha salvato l'aspirante suicida
MONZA - Viene da pensare che il suo destino sia quello di salvare vite. Tre ne ha salvate, negli ultimi dodici anni, interpretando così perfettamente il senso della divisa da carabiniere che indossa. Non temendo di mettere a rischio la propria esistenza, nonostante abbia due figlie di 13 e 17 anni, si è gettato nelle acque dell’Adda e ha sfondato porte pur di strappare alla morte uomini e donne che avevano scelto di farla finita. Grazie a lui hanno avuto tutti una seconda occasione. Ieri il luogotenente Marco Bennati, 49 anni, 16 dei quali di stanza a Trezzo d’Adda, dove è il comandante della stazione, ha strappato alla morte una donna di 71 anni, che si era gettata nel fiume. Quando ha ricevuto la chiamata sul 112, insieme a un collega è corso nel punto dove l’anziana annaspava, intrappolata a un albero, nell’acqua gelida. Si è passato una corda attorno alla vita, l’altra estremità l’ha data al collega e si è buttato nel fiume. Ha liberato la donna, ormai esanime, e l’ha trascinata a riva dove l’elisoccorso l’ha portata all’ospedale San Gerardo di Monza. In ipotermia, ma viva. La depressione l’aveva portata a cercare la morte, così come era accaduto all’uomo che Bennati salvò l’anno scorso a Busnago. Sfondò la porta dell’appartamento, sapendo che si era tagliato le vene. Riuscì a salvarlo. Esattamente come nel 2001 strappò alla morte una ragazza che si era gettata nell’Adda: anche allora si tuffò nelle acque impetuose del fiume, vedendo che ormai stava annegando.
L’Arma dei carabinieri gli ha dato un encomio solenne e l’anno scorso anche il sindaco di Busnago gli ha consegnato un premio al valore. Ma chi lo conosce dice che al luogotenente non interessino le lodi.
di Chiara Prazzoli
da leggo.it