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Notizie brevi 07/12/2005

Bologna - Jarno Trulli in esclusiva per “Il Centauro” Formula 1 e sicurezza stradale

Jarno Trulli in esclusiva per “Il Centauro”
Formula 1 e sicurezza stradale

Jarno Trulli è oramai noto per la sua disponibilità e di certo non si risparmia mai quando deve parlare, anche di sicurezza. Lo raggiungiamo all’interno della sala stampa del Motor Show e accetta di fare una lunga chiacchierata con noi.

Jarno, cominciamo con qualche considerazione sulla stagione appena conclusa. Hai qualcosa da rimproverarti o qualche rimpianto?
“Direi proprio di no. Quest’anno mi è mancata la vittoria ma credo di essere andato ottimamente e di avere lavorato bene per mettere a punto una macchina competitiva. Ogni anno si cresce ed è stato così anche per me.”

Quali obiettivi ti poni per il prossimo anno?
“Non ci aspettavamo certo di giungere quarti nel campionato, così non posso che augurarmi di migliorare e sono convinto che il potenziale di Toyota è destinato a crescere concretamente.”

Si parla molto del fatto che la Formula Uno è stata ultimamente oggetto di profonde modifiche ai regolamenti. Cosa ne pensi?
“Forse è stato cambiato un po’ troppo e credo che anche la gente si stia stancando di vedere cambiare le cose senza un filo conduttore. E’ sempre più difficile ogni anno capire la Formula Uno, ristudiarla, comprendere come si evolve la classifica, la gara o talune operazioni come il cambio gomme. Il nostro è lo sport più spettacolare del mondo, ma dobbiamo stare attenti a non annoiare il pubblico che fino ad oggi ci ha sempre seguito con passione e interesse.”

Tu cosa cambieresti in questo senso?
“Abbiamo una nostra associazione di categoria che ha dato un parere chiaro sulle modifiche intervenute negli ultimi tempi. Personalmente non me la sento di dare indicazioni, voglio però ribadire che è giusto adeguare le regole alle diverse esigenze del campionato ma senza esagerare o dare l’impressione di saltare di palo in frasca ogni anno.”

Come lo scorso anno sei tornato al Motor Show, cosa ti aspetti di vedere?
“Oramai è diventato un appuntamento obbligatorio, bello, emozionante, dove posso incontrare anche tanti miei fans ed anche molti amici e posso raccontare di persona quel che è avvenuto durante la stagione.”

Magari a questi giovani possiamo anche parlare di sicurezza stradale. Cosa ne pensi?
“Certamente. Proprio perché ci sono così tanti giovani che vengono richiamati dall’emozione dei motori, è nostro compito fare capire loro cosa succede sulle piste ed a quali pericoli vanno incontro se intendono imitarci sulle strade.”

Permettimi di fare il cattivello: magari qualche tuo collega non la vede proprio così, se pensiamo che pochi giorni fa ad un pilota italiano di Formula Uno è stata ritirata la patente di guida per eccesso di velocità…
“Mi diventa difficile fare un commento, anche perché non conosco se a tergo c’è stato un problema grave o meno. In ogni caso credo si debbano rispettare le regole del codice della strada, per tutelare la nostra vita e quella degli altri.”

Quanto la tecnologia che si applica alle vostre vetture è in qualche modo utilizzabile anche per la sicurezza delle automobili da strada?
“Credo che entrambe le cose vadano di pari passo. Molte volte, infatti, aspetti innovativi per la realizzazione delle normali auto sono stati sperimentati e applicati sulle monoposto e viceversa. Credo vadano proprio a braccetto…”

Facci una rivelazione: quanti punti hai sulla patente di guida?
“Tutti quanti e considera anche che risiedo in Svizzera dove questa normativa è ancora più severa.”

Jarno, il tuo sogno nel cassetto si chiama Ferrari?
“Sono un pilota molto giovane e credo di rappresentare ancora una realtà per arrivare in Ferrari. Per ora, però, Toyota è il mio team e la rossa di Maranello rimane il sogno che hanno tutti i piloti di Formula Uno.”
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Mercoledì, 07 Dicembre 2005
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