Genova, un magnete per aggirare il cronotachigrafo: autista di camion nei guai
Genova. Un potente magnete in grado di staccare il collegamento tra il motore e il cronotachigrafo, il dispositivo presente sui mezzi pesanti che registra le ore di guida e di riposo degli autisti. E’ l’escamotage utilizzato dal titolare di una ditta genovese di trasporti che opera prevalentemente tra il porto di Genova e quello di Voltri movimentando containers, per costringere a lavorare oltre le otto ore di guida previste un suo dipendente 56enne.
L’inganno è stato scoperto lunedì mattina dalla Polizia Stradale al casello di Voltri: gli agenti, fermato l’autista, hanno notato subito che qualcosa non tornava dai fogli di registrazione inseriti nel cronotachigrafo, troppi i chilometri percorsi e poche le ore alla guida.
Il 56enne ha nicchiato, salvo poi assecondare la richiesta degli agenti: vedere il motore, perché, ormai esperti nel contrastare il fenomeno, sanno dove guardare ed eventualmente trovare il magnete.
Scoperto l’escamotage, all’autista è stata ritirata la patente. Dovrà inoltre pagare una multa da 1600 euro.
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