Un
immobile suddiviso in 12 appartamenti, 10 dei quali di soli
25 mq è stato sequestrato dalla Polizia Municipale
e ora Antonio Bee, proprietario e imprenditore edile veronese,
dovrà chiarire all’Autorità Giudiziaria
la sua posizione e quella dei suoi collaboratori.
L’attività della Polizia Municipale inizia nel
mese di maggio di quest’anno, quando un Consigliere della
3^ Circoscrizione segnala che in via Ferrarin, in zona Cason
del Chievo, sta accadendo qualcosa di strano, probabilmente
dei lavori di ristrutturazione non autorizzati. Gli agenti
del Nucleo Edilizia effettuano il sopralluogo e verificano
che, effettivamente, in un immobile inserito in un contesto
rurale, sono in corso lavori volti alla suddivisione dello
spazio interno, per creare 12 singole unità immobiliari.
Le misurazioni mettono in luce che 10 di questi hanno una
superficie di soli 25-26 mq.
Viene richiesto perciò un provvedimento d’urgenza
al Settore Edilizia Privata, che a fine maggio emette un’ordinanza
di sospensione lavori. I micro appartamenti, infatti, non
soddisfano i requisiti minimi del Regolamento d’Igiene,
che prevede una superficie di almeno 28 mq per appartamenti
monostanza.
L’Ordinanza viene emessa, ma nel frattempo l’imprenditore
riesce ad ultimare i lavori di suddivisione interna. Gli accertamenti
della Polizia Municipale presso il Catasto, infatti, mettono
in luce che le 12 nuove unità immobiliari sono state
realizzate e che l’accatastamento riguarda opere eseguite
prima del 1967. Sarebbe così stato possibile ottenere
poi 12 nuove utenze –e relativi contatori- dalle aziende
erogatrici di gas, acqua, energia elettrica.
Acquisiti tutti gli atti, gli agenti del Nucleo Edilizia individuano
una serie di violazioni: false dichiarazioni all’Autorità,
false dichiarazioni di incaricato di servizio di pubblica
necessità, truffa. Agli inizi di luglio, infatti, Bee
aveva presentato una Denuncia di Inizio Attività e
una Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio per lavori di
manutenzione straordinaria per opere realizzate prima del
1967, per i quali non sono previsti oneri di urbanizzazione.
A fine estate, inoltre, uno di questi appartamenti era già
stato venduto.
Per questo motivo l’Autorità Giudiziaria ha emesso
un decreto di sequestro preventivo, proprio per evitare che
l’illecito possa raggiungere altri acquirenti. Adesso
sia l’imprenditore Antonio Bee che il progettista dovranno
chiarire la loro posizione all’Autorità Giudiziaria.
Particolare soddisfazione per questo lavoro è stata
espressa da Elio Pernigo, Assessore all’Edilizia Privata
e alla Polizia Municipale, che ha voluto sottolineare come
“l’impegno della Polizia Municipale in queste attività
sia necessario sia per tutelare la nostra città da
scempi e abusi, sia per proteggere i cittadini da truffe e
raggiri”.
Nel periodo agosto-novembre il Nucleo Edilizia, settore specializzato
della Polizia Municipale, ha effettuato 150 sopralluoghi per
verificare la regolarità di lavori di vario genere.
Sono state redatte 65 notizie di reato per lavori abusivi
o irregolari. In 23 casi le violazioni hanno riguardato anche
le norme a tutela delle particolarità paesaggistiche
e ambientali di Verona.