Travolse e uccise 2 ragazzini: condannato leccese. L’avvocato: “Sentenza storica che apre la strada al reato di omicidio stradale”
LECCE- Condannato il giovane leccese Antonio Gravina, per aver travolto ed ucciso la sera del 6 aprile 2009, due ragazzini: Michael e Mattia.
Gravina, all’epoca dei fatti, era 28enne. Si trovava alla guida di una Fiat Bravo. Mattia Marchello, 16 anni di Merine, e Michael Tresi, 17 anni, di Castromediano, erano in sella ad uno scooter – Mattia alla guida e l’amico dietro – fermi al semaforo, rosso, sulla Lecce-S.Cataldo, quando furono travolti alle spalle dalla Fiat Bravo di colore nero condotta dal giovane leccese.
Da qui l’inizio del processo che ebbe i primi esiti a maggio 2010, quando Gravina ottenne il rinvio a giudizio per omicidio colposo.
E ancora, dopo una querelle sulla possibilità o meno che i due ragazzini indossassero il casco, il medico legale Alberto Tortorella disse che sì, lo indossavano. Ma i ragazzi furono uccisi nell’impatto che li scaraventò a 40 metri più in là del semaforo. È stato confermato che, quella sera, la Bravo nera viaggiava a circa 130 km orari su una strada il cui limite è di 50.
Per tanto, ieri, il giudice ha dato la sua sentenza: 6 anni di reclusione, 3 anni di sospensione della patente di guida ed un milione di provvisionale per i genitori di Michael (quelli di Mattia sono già stati risarciti dall’assicurazione).
"Quella emessa in 1° grado è una sentenza storica, che apre la strada all’introduzione del reato di omicidio stradale”, così l’Avvocato Francesca Conte, che rappresenta i genitori di Michel e Mattia , commenta la condanna inflitta al giovane Antonio Gravina, per aver travolto ed ucciso due ragazzini: Michael e Mattia.
da ilquotidianoitaliano.it