Firenze
In autostrada a cento all'ora: limite più severo contro l'inquinamento
Prato - Potrebbe scattare fra aprile e maggio il limite di cento chilometri sulle autostrade intorno a Firenze. L’anticipazione de La Nazione di sabato scorso è stata confermata dal presidente della Regione Rossi durante la presentazione del Pit, la variante urbanistica per il parco della Piana e la nuova pista di Peretola. «Vogliamo garantire la qualità dell’aria», dice il governatore. Che prevede tempi rapidi per la Firenze-Mare, dove il limite di velocità verrebbe imposto nei primi 5 chilometri, nel tratto Firenze-Prato. Entro 15 giorni la Regione incontrerà Autostrade per la valutazione d’impatto ambientale della terza corsia sul tratto Firenze-Pistoia. Più complicata l’operazione per l’Autosole.
Nella delibera che accompagna il Pit si parla del tratto Calenzano-Scandicci, ma Rossi vorrebbe i 100 all’ora fino a Firenze sud. Tentativo difficile, per due motivi. Primo: recenti studi hanno dimostrato che l’inquinamento è prodotto dagli stop and go (a velocità costante la qualità dell’aria non ne risente). Secondo: quando sarà completato anche il tratto verso nord, le tre corsie su entrambi i sensi di marcia dovevano garantire traffico fluido sull’anello fiorentino.
Intanto c’è il sì della giunta regionale al Pit, il piano integrato territoriale, atteso da 2 anni per dare il via libera alla pista di Peretola. Pit che sarà approvato dal Consiglio regionale, come insiste Rossi, «solo il giorno dopo in cui Adf e Sat avranno dato vita alla holding per unire le gestioni degli aeroporti di Firenze e Pisa». Motivo? Assicurare Pisa che Firenze non tenterà di conquistare la supremazia. Poi il governatore aggiunge:
«La Regione dovrebbe avere più quote di Adf: possiamo arrivare al 15%». L’obiettivo finale non è solo immagine, ma punta al cuore dello sviluppo. Secondo stime dell’Irpet i due scali potranno superare i 12 milioni di passeggeri l’anno entro il 2030: 7-8 milioni il Galilei, 4,5 milioni Peretola. Con un Pil capace di raggiungere il miliardo e 200 milioni: 800 milioni il Galilei, più di 400 Peretola. Grande attenzione, nel Pit, all’impatto ambientale: varo del parco della Piana e 3 milioni d’investimento in alberi capaci di abbattere gas serra nel tentativo di «rabbonire» i sindaci della Piana.
Il Pd, ora, non può pemettersi guerre interne. Non a caso, un dirigente sussurra: «Bisogna far presto ad approvare le grandi opere: se arriva Grillo non si fa più nulla».
da lanazione.it
di Sandro Bennucci