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Notizie brevi 31/10/2005

CONFRONTO DIESEL-BENZINA: CHI VINCE?

CONFRONTO DIESEL-BENZINA: CHI VINCE?


E’ passato un bel po’ di tempo da quando il gasolio per autotrazione, meglio conosciuto come diesel, costava la metà della benzina normale. Erano in giorni in cui la rete commerciale viaria era in ampia espansione, anche se non si era giunti all’attuale esasperazione dei tempi e dei percorsi.
A distanza di tanti anni la situazione è radicalmente cambiata e la forte crescita dei veicoli commerciali, in particolare di quelli cosiddetti leggeri,deve fare i conti con l’aumento del carburante che non ha visto battute d’arresto nemmeno per il gasolio. Anzi, rispetto all’attuale "super" i prezzi oramai si equivalgono, fatta eccezione per poche decine di centesimi a litro che equivalgono ad un sensibile vantaggio per quanti percorrono centinaia di chilometri all’anno.
A scatenare l’impennata del prezzo del gasolio l’incremento costante della quotazione del petrolio, ma anche l’andamento sempre più positivo delle vendite dei veicoli diesel anche per il trasporto privato.
Logico, dunque, che in fase di acquisto di un qualsivoglia veicolo – sia per uso privato che commerciale – ci si ponga la domanda se è più conveniente la trazione tradizionale o quella diesel.
Di norma tutte le case automobilistiche prevedono la motorizzazione a benzina per i modelli più economici e meno potenti, e rispetto ai corrispondenti con propulsione diesel i costi d’acquisto sono notevolmente inferiori. D’altra parte, i bassi consumi del gasolio cui faceva da contrazione la coppia motore piuttosto bassa, ha subito una discreta evoluzione in questi ultimi anni ed i motori a gasolio possono sprigionare una potenza che nulla a che invidiare a quella dei motori tradizionali.
Prendendo ad esempio due diversi veicoli di caratteristiche quasi uguali (un 2 litri a 16 valvole a benzina e un 2.000 turbo diesel), eguali per peso e portata, basta confrontare i costi di listino per notare una differenza che sfiora i 2.200 euro circa.
Tuttavia, ipotizzando un utilizzo di entrambi i veicoli per almeno 4 anni e mezzo e una percorrenza annua di 30/40 mila chilometri, tenendo per buone le dichiarazioni dei consumi pubblicizzate dalla casa costruttrice, è la variante a gasolio ad offrire la maggiore convenienza.
Solo per chilometraggi limitati o comunque non esagerati il motore a benzina risulta più redditizio e non è un caso che talune categorie di veicoli che vengono utilizzati costantemente ma su percorrenze medio-brevi (come ad esempio i minibus o le autoambulanze), godono di motorizzazioni a benzina.
Per questi motivi possiamo tranquillamente affermare che l’utilizzo di veicoli a gasolio sulle lunghe percorrenze è ancora conveniente, purché non avvenga ciò che è già successo nella vicina Svizzera, dove un litro di gasolio ha un prezzo maggiore di quello della benzina. In questo caso le nostre affermazioni non troverebbero alcuna logica.
Se poi si vuole essere certi della convenienza, basterà adeguarsi a certe abitudini quali il rifornimento nelle pompe "fai da te", non sovraccaricare il mezzo rispetto a quanto indicato sulla carta di circolazione ed evitare di sforzare l’impianto elettrico che si rifarebbe direttamente sui consumi.


 

 

 

Lunedì, 31 Ottobre 2005
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