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Notizie brevi 21/03/2013

Polizia Stradale di Cefalù
Ritrovato magnete che alterava le funzioni del tachigrafo digitale

Foto Coraggio - archivio Asaps

Nel settore dell’autotrasporto, in questi ultimi anni, secondo le statistiche del “Servizio Polizia Stradale “ nonché, le varie fonti di informazioni, ivi compreso l’attentissima rassegna stampa ASAPS,  sono state rilevate gravi violazioni al Codice della Strada,  in ordine all’alterazione, modifica e manomissione dell’apparecchiatura del cronotachigrafo digitale ( art. 179/2° e 9° C.d.S.).

 

In particolare, al fine di eludere, l’obbligo da parte dei conducenti dei mezzi c.d. pesanti, la “ PAUSA “  ed  i “ TEMPI DI RIPOSO “  sforando così, il tetto massimo delle ore consentite di guida per legge ( art.174 C.d.S.),  protraendo, talvolta, indisturbati, i tempi fuori da ogni misura, logica e buon senso, in quanto in qualsiasi tragitto si mette a repentaglio la sicurezza per l’incolumità pubblica.

 

L’innovazione, ovvero con  la modifica del Codice della Strada decreto legisl. n. 285/92, il legislatore per ultimo con il decreto legge 27.06.2003 n.151, ha stabilito altre misure di intervento, anche da parte di tecnici specializzati, determinato un  “ modus operandi “ tra gli operatori della Polstrada univoco ed incisivo al fine di scoraggiare e reprimere, all’occorrenza, tale fenomeno considerato penalmente una vera e propria frode.

 

In tale ambito  incisive azioni di contrasto al fenomeno sono poste dalla Polizia Stradale in ambito provinciale, prevalentemente nei servizio di vigilanza stradale lungo la rete autostradale A/19 Palermo - Catania  e A/20 Palermo – Messina, in particolare gli operatori in oggetto del Distaccamento di  Cefalù, il 12 marzo u.s., durante il servizio svolto ai Caselli di Buonfornello dell’A/20 Palermo Messina, dopo avere identificato l’autista e verificato la genuinità dei documenti esibiti, richiedevano all’autista le stampate del tachigrafo digitale installato su mezzo relativamente ai tempi di guida.

 

Dalle stampate si evidenziava che il conducente, come rilevato dai documenti di viaggio tipo fatture, documenti di trasporto e quant’altro, dopo aver viaggiato almeno da Palermo fino a Buonfornello, tenuto conto le sue origini molisane, risultava in “ PAUSA “.

In conseguenza al controllo per il conducente G. M.  è stato deferito alla Procura della Repubblica di Termini Imerese ed il sequestro del magnete che aveva installato sul sensore posto sul cambio del mezzo per alterarne la regolare funzionalità del cronotachigrafo.

 

Giovedì, 21 Marzo 2013
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