Camion a misura di ciclisti, la sfida di Londra
Il movimento #salvaciclisti è ormai una realtà consolidata che ha probabilmente almeno in parte fatto sentire il suo peso anche nel successo elettorale del Movimento 5 Stelle. E’ bene ricordare però, che tutto è iniziato sulla scia di un’iniziativa lanciata in Gran Bretagna dal quotidiano Times. Merita quindi attenzione l’ultima sollecitazione che arriva dall’Inghilterra, dove tutto è iniziato.
Al pacchetto tradizionale di rivendicazioni (tra le altre, limiti di velocità più stringenti, un maggior numero di piste ciclabili, segnaletica più efficace, sanzioni più severe verso gli automobilisti arroganti…) il London Cycling Campaign, uno dei movimenti inglese a sostegno di città a misura di trasporto in bici, ha lanciato in questi giorni una nuova richiesta.
Come riferisce il Guardian, si tratta del tentativo di imporre ai costruttori di camion un design dei mezzi che garantisca ai conducenti maggiore visibilità, in particolare nei confronti di eventuali ciclisti nei paraggi. Si tratterebbe in particolare di estendere la superficie a vetri delle cabine di guida, evitando che ci siano intorno al camion “zone d’ombra” all’interno delle quali l’autista non è in grado di percepire la presenza di un ciclista. I nuovi cyclist-friendly lorry, ovvero i camion amici dei ciclisti, dovrebbero inoltre ridurre il loro peso, così da essere più maneggevole e reattivi ad eventuali frenate (aspetto, quello della maggiore leggerezza, che ridurebbe tra l’altro anche i consumi di carburante).
I promotori della campagna sottolineano che in una città come Londra i camion rappresentano ad esempio solo il 5% del traffico veicolare, ma sono responsabili per oltre il 50% di tutti gli incidenti mortali in cui rimangono vittime i ciclisti (9 su 16 nel 2011). Le statistiche citate dal LCC rivela inoltre che i più micidiali sono i mezzi pesanti utilizzati per l’edizlia e le costruzioni, responsabili di 7 incidenti mortali su .
da gualerzi.blogautore.repubblica.it