Per festeggiare
e celebrare il suo centenario, l’Aci-Automobile Club
d’Italia organizza a Torino, città dove l’Associazione è
nata nel 1905, la
mostra, allestita al Museo dell’Automobile "Carlo Biscaretti
di Ruffia",
sarà aperta al pubblico da domenica 30 ottobre 2005 a domenica
19 marzo
2006, dal martedi’ alla domenica con orario 10-18,30. La mostra
si propone
di illustrare i profondi cambiamenti nello stile di vita, di cui
l’automobile e’ stata la grande protagonista. Nell’Ottocento il treno
e il
telegrafo avevano reso il mondo piu’ piccolo. Nel Novecento l’automobile
e
il telefono lo hanno fatto implodere su se stesso, rendendo tutti
piu’
vicini e piu’ connessi, invadendo gli spazi pubblici, ma anche in
quelli
privati. Non tanto l’automobile come mezzo di trasporto di persone
e di
cose, ma l’automobile come sistema di vita, come visione del mondo.
Si e’
voluto documentare quanto ha a che fare con l’automobile anche in
assenza
dell’automobile stessa: oggetti della quotidianita’, e poi segni,
abitudini, comportamenti che dell’automobile hanno interpretato e
fatto
propri i modi di essere. Di abitare, di imparare, di lavorare, di
comunicare, di viaggiare, di sognare.
Con riferimento al titolo - "Auto-Mobile. Un tratto che ha cambiato
la
vita" - si puo’ dire che e’ una mostra su quel "tratto",
piuttosto che su
quello che c’e’ prima e c’e’ dopo. Anche se prima c’e’ l’autonomia,
e
quindi un modo piu’ libero e intraprendente di sentirsi al mondo,
e dopo
c’e’ la mobilita’, che costituisce il nuovo scenario di riferimento
dell’ACI, l’Automobile Club d’Italia, che ha promosso questa mostra
perche’
nel 2005 ha compiuto cento anni di vita. Raccontati in cento fotografie
che
alternano la storia dell’automobile alla storia del paese. In una
scenografia coinvolgente, che di per se’ ha una carattere espositivo,
e’
stata rimossa ogni distinzione di genere: tutto, dai soggetti agli
oggetti,
dall’arte colta all’arte popolare, diventa l’alfabeto di un linguaggio
che
parla di mobilita’ e di cambiamento, ma anche di memoria e di tradizione.
Su sei grandi palcoscenici le cose recitano la parte delle parole:
del modo
di vestire e di arredare la propria casa, del modo di giocare, del
modo di
produrre, del modo di avere relazioni con gli altri, del modo di andare
e
del modo di tornare presso di se’. Spiccano gli artisti che si sono
resi
interpeti di questa conquista territoriale da parte dell’automobile,
proiettandola in forme inedite e sorprendenti, come la eccezionale
serie di
Umberto Boccioni, realizzata proprio all’inizio dei cento anni e proprio
per l’ACI. O come i profili urbani di cristallo creati da Luciano
Vistosi,
che ne trasforma le trasparenze in una lente per vedere piu’ lontano.
Proprio per la sua particolarita’, l’ACI ha deciso di fare omaggio
del
catalogo della mostra a tutti i visitatori. Si tratta di un catalogo
che
puo’ essere letto come un manifesto o sfogliato come un libro e che
contiene il testo del documento per la mobilita’ responsabile, al
quale
l’ACI ha dedicato una delle iniziative culturalmente piu’ rilevanti
del suo
Centenario. Nei quasi cinque mesi di apertura della mostra verra’
realizzato un programma di eventi coordinato con quello delle Olimpiadi
invernali che si svolgeranno a Torino nello stesso periodo. La mostra
si
inaugurera’ e si concludera’con due grandi iniziative dell’ACI, le
Assemblee internazionali degli Automobile Club di tutto il mondo e
della
FIA, all’inizio, e la convention dello stesso ACI, alla fine.