AREZZO BOTRIOLO
Giorno e Notte: retroriflettenza a norma comunitaria
Stamark LPM bicomponente per margine stradale e Laminato Stamark 340
per le striscie di mezzeria: aderenza e durabilità elevate.
.
|
|
Un’incidentalità
insostenibile su un’infrastruttura con caratteristiche tipicamente
provinciali. Un progetto “pilota” per gli interventi futuri.
Nel 2002 i tecnici del Servizio Viabilità dell’Amministrazione
Provinciale di Arezzo (circa 1300 km di strade gestite) sono stati
chiamati a dare risposta definitiva al problema della SP 08 di Botriolo
in comune di Castelfranco di Sopra, una breve infrastruttura di circa
sei chilometri, con tasso di incidentalità altissimo, indicata
spesso nelle cronache dei giornali locali come “strada della
morte”. Ad oggi la procedura di studio e la realizzazione degli
interventi sono conclusi ed i risultati della fase di monitoraggio
sono estremamente incoraggianti: gli interventi principali si sono
conclusi nel novembre 2003, anno in cui sono stati registrati 10 incidenti
e 14 feriti, mentre le statistiche parziali al Settembre 2004 riportano
2 incidenti con 3 feriti.
Lo studio ha affrontato il problema della ricerca delle concause di
incidentalità riconducibili all’infrastruttura e i relativi
interventi di chiusura del rischio, attraverso una procedura standard
adottabile per altri interventi di messa in sicurezza sulle altre
infrastrutture provinciali: sono state analizzate le caratteristiche
geometriche del tracciato planoaltimentrico e delle sue intersezioni
con la viabilità secondaria, e confrontate con le richieste
delle più recenti normative al fine di evidenziare eventuali
mancanze e ponendo l’attenzione sul rispetto delle distanze di
visibilità dei veicoli e sulla coerenza di esse con la velocità
di progetto; sono stati effettuati rilievi di traffico e valutazione
del livello di servizio dell’infrastruttura attraverso il metodo
dell’HCM.
Parallelamente a tale indagine tipicamente “ingegneristica”,
è stata effettuata una verifica della segnaletica verticale
ed orizzontale, sia di conformità al Codice della Strada, sia
di leggibilità da parte dell’utente nelle proprie condizioni
al contorno (a tale proposito, ispirandosi alle metodologie dei Safety
Review, è stata adottata la ripresa con telecamera digitale,
nei due sensi di marcia al fine di analizzare la reale percezione
del tracciato e dei suoi pericoli da parte dell’utente stradale).
E’ stata infine effettuata l’analisi degli incidenti direttamente
attraverso l’esame dei verbali delle Forze di Polizia; tale approccio
ha permesso l’esatta georeferenziazione dell’evento e la
comprensione delle dinamiche reali e dell’eventuale concausa
legata al tracciato stradale.
Gli interventi proposti dallo studio sono stati raccolti in un progetto
di messa in sicurezza dell’infrastruttura suddivisi in interventi
a breve termine per l’ottenimento di benefici immediati (il cui
finanziamento è stato interamente permesso dalle somme previste
dalla Provincia di Arezzo per il “Progetto Sicurezza 2003”
interamente finanziato in proprio) ed interventi a lungo termine la
cui progettazione è già in atto e il cui finanziamento
è già stato previsto nei piani di programmazione dell’ente.
Gli interventi immediati hanno previsto la realizzazione di rettifiche
del tracciato, allargamenti della sezione trasversale, sbancamenti
e tagli alla vegetazione per migliorare la visibilità, nuovo
strato di conglomerato bituminoso di usura ad alta aderenza, nuova
segnaletica orizzontale e verticale, installazione di rilevatori di
velocità.
In collaborazione con il personale del Centro Studi 3M, è stato
studiato l’intero sistema “segnaletica” della nuova
infrastruttura con il preciso intento dell’Amministrazione di
adottare prodotti di qualità e durabilità elevatissime
rispetto agli standard comuni. Le scelte dei tecnici si sono così
direzionate verso la ricerca di soluzioni che riducano negli anni
il ripetersi di interventi di manutenzione, con conseguenti disagi
ai cittadini e limitazioni al traffico, fornendo contemporaneamente
elevate prestazioni in termini di sicurezza.
Per la realizzazione della segnaletica orizzontale è stato
scelto di differenziare il prodotto adottato per le strisce di margine
– Stamark LPM Bicomponente – da quello della striscia di
mezzeria – Laminato Stamark 340 – anche al fine di valutare
per applicazioni future la soluzione che meglio si adatta alle infrastrutture
provinciali. Entrambi i prodotti sono anche adatti ad un uso in condizioni
di umidità elevate quali sono appunto le condizioni di una
strada di fondovalle adiacente ad un torrente.
Ad oggi continuano le rilevazioni periodiche effettuate in contraddittorio
dal personale della Provincia e del Centro Studi 3M, che dimostrano,
malgrado la stagione invernale sfavorevole e la tipologia di traffico,
un ottimo comportamento e il mantenimento, ad otto mesi dalla posa
in opera, dei valori di retroriflettenza RL in classi R4-R5, le maggiori
previste dalla norma comunitaria UNI EN 1436.
La necessità di garantire all’utente dell’infrastruttura,
una migliore percezione della segnaletica stradale ha spinto a procedere
verso una completa rivisitazione anche della segnaletica verticale.
Abbandonando il metodo di interventi integrativi/sostitutivi occasionali,
si è decisa l’installazione di segnali con particolari
pellicole microprismatiche di ultima generazione 3M Diamond Grade,
con particolare attenzione in corrispondenza dei 4 incroci principali,
aree alle quali è stata riconosciuta una gerarchia ed importanza
superiore.
La scelta di tali pellicole è stata dettata dall’esigenza
di offrire una ottimale individuazione e leggibilità dell’informazioni
da dare all’utenza, anche qualora le targhe installate, per cause
non dipendenti dalla progettazione, risultino necessariamente installate
in posizioni svantaggiate. La preoccupazione dell’Ente si è
quindi rivolta verso il problema della gestione delle velocità:
l’infrastruttura in oggetto è in leggera discesa, ha caratteristiche
ambientali tipiche di un’infrastruttura extraurbana ma attraversa
aree già fortemente urbanizzate in cui, per le conseguenti
presenze di utenze deboli, il limite di velocità amministrativo
non può che essere di 50 km/h.
Evolvendo il concetto di una migliore informazione all’utente
della strada, in merito alle politiche di gestione della velocità,
oltre all’installazione dei nuovi segnali di limite di velocità,
è stata prevista l’adozione di rilevatori di velocità
a postazione fissa e contestualmente del dissuasore di velocità
DFS – 3M Driver Feedback Sign – mobile, da spostarsi lungo
tutto il percorso.
Dall’uso combinato di tali dispositivi, messi nei punti giudicati
strategici ai fini della moderazione della velocità, ci si
attendono i risultati migliori, poiché mediante il dissuasore
di velocità DFS – 3M Driver Feedback Sign, si avvisa l’utente
della strada dell’eventuale infrazione senza incappare immediatamente
nel capestro della multa e della riduzione dei punti dalla patente,
lasciando la sanzione a chi deliberatamente infrange i limiti.
I risultati ottenuti in termini di riduzione dell’incidentalità
sono di una tale portata che l’Amministrazione intende adottare
la stessa procedura e gli stessi prodotti anche per altre infrastrutture
provinciali; si è inoltre coscienti di aver adottato soluzioni
di segnaletica stradale che permetteranno di mantenere a lungo gli
effetti benefici riscontrati nell’immediato.