Il
tavolo della presidenza della conferenza di presentazione
della Carta europea della sicurezza stradale.
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Massimo
Dallai uno dei responsabili dell’European Road Safety Charter
mentre presenta il quadro con il logo dell’iniziativa che
è stato consegnato alle varie associazioni che sono
entrate a far parte del progetto.
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Si
è svolta martedì 25 ottobre alle ore 11 nella sala delle
conferenze del CIDE - via 4 novembre nr.149 a Roma, la presentazione
ufficiale dell’iniziativa:
"25.000 vite da salvare - Carta europea della sicurezza stradale".
Fra le altre associazioni e istituzioni anche all’ Asaps è
stato consegnato il logo di riconoscimento che identifica
l’iniziativa della CE, del quale l’associazione potrà
fregiarsi, quale componente dell’importante progetto europeo. Quattro
le associazioni ammesse a relazionare: l’Aiscat, associazione che
raggruppa tutti i gestori delle autostrade, Asaps, Adiconsum e l’Associazione
Amici di Luca che si occupa dell’assistenza e recupero dei giovani
che si trovano in stato di coma a seguito di incidente.
Dopo il saluto del responsabile del CIDE per l’Italia dr.D’Ascoli,
ha preso la parola Massimo Lallai dell’European Road Safety Charter
che ha illustrato il progetto e gli scopi dell’iniziativa a un pubblico
qualificato di addetti ai lavori. Erano presenti il dr.Franco Taggi
dell’Istituto Superiore di Sanità, Umberto Guidoni Segretario
Generale Fondazione Ania, l’Associazione Familiari e vittime della
Strada, l’Associazione Guccione, l’AMI - Associaziome Motociclisti
Incolumi e altri.
Nella sua relazione il presidente dell’Asaps Giordano Biserni, ha
illustrato le iniziative dell’associazione nell’ambito della partecipazione
al progetto, con la predisposizione di materiale didattico per l’educazione
stradale nelle scuole e i contenuti dell’analisi della sinistrosità
e le relative proposte, diffusi anche attraverso la rivista ufficiale
dell’associazione Il Centauro e attraverso il sito www.asaps.it
.
Il presidente dell’Asaps ha sottolineato come sia indispensabile il
supporto dell’Ue per le iniziative in materia di sicurezza stradale,
per scalfire il muro della rassegnazione o, peggio, dell’indifferenza.
Anche la comunicazione, secondo Biserni, ha bisogno di opportuni correttivi.
La preoccupazione per l’aviaria è, giustamente, molto amplificata,
ma finora, almeno in Europa, si sono contati solo alcuni contagi di
polli e anatre, nel mondo, negli ultimi due mesi sono morte per questo
motivo 5-6 persone. In Europa in due mesi perdono la vita sulle strade
circa 8-10.000 persone. In Italia contiamo ancora ogni giorno oltre
600 incidenti con 15 morti e 800 feriti. C’è da sperare che
anche la minaccia aviaria si concluda in un secondo caso
"mucca pazza", con grande allarme, grandi campagne, grandi
dibattiti, ma poi non vi è chi conosca qualche persona
morta per il morbo della BSE.
Il responsabile dell’Asaps durante il suo intervento ha ricordato
3 elementi di particolare rischio sui quali la patente a punti, che
ha dato risultati sicuramente positivi, non ha ancora inciso come
si sperava: l’alcol alla guida, con la conseguente necessità
di incrementare i controlli con gli etilometri, l’elevata mortalità
fra i motociclisti, con la necessità di incidere su un modello
culturale del rispetto delle norme e sulle strutture stradali che
amplificano le conseguenze degli incidenti di questa categoria a rischio
elevato. Infine i pedoni, utenti deboli che pagano un prezzo ancora
elevatissimo con circa 700 vittime l’anno nel nostro Paese.
Anche quello dell’autotrasporto pesante sta diventando un segmento
in cui il fattore rischio è destinato ad aumentare a causa
del mancato rispetto dei tempi di guida e di riposo, dovuto anche
alla necessità di far fronte a un lievitare di costi, in particolare
per l’aumento del carburante, che sta mettendo in ginocchio molte
imprese che soffrono una concorrenza dall’estero sempre più
agguerrita.La comunicazione della valutazione positiva della Commissione
Europea sul lavoro svolto in questi anni dall’Asaps e sui suoi progetti
per la diffusione di una più capillare cultura della sicurezza
stradale nel nostro Paese, è pervenuta all’associazione nelle
settimane scorse.
Questo importante risultato è il coronamento di un impegno
che caratterizza ormai da 15 anni l’Asaps e che oggi ha posto l’associazione all’attenzione
della stessa Unione Europea.
Orgogliosa di questo traguardo l’Asaps ne trarrà nuova e più
forte energia per il suo impegno a favore della sicurezza stradale,
per altro in un Paese come l’Italia nel quale di questo impegno, lo
dicono le cifre della sinistrosità stradale, distribuite nei
giorni scorsi, c’è ancora molto bisogno.
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A
sinistra: Il presidente dell’Asaps Giordano Biserni illustra
la sua relazione.
In
alto: Il dr.Roberto Campisi Dirigente della Sezione Polizia
Stradale di Roma durante il suo intervento.
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