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Notizie brevi 28/03/2013

Il caffè riduce il rischio di incidenti stradali

Che la caffeina fosse uno dei più comuni ed efficaci stimolanti utilizzati dai guidatori per mantenersi svegli e non incappare nei cosiddetti colpi di sonno era cosa già nota, ma nessuno studio finora era riuscito a mettere in relazione il suo consumo con l’effettivo rischio di incidente sulla strada

Bere caffè o altre bevande con caffeina (tè, energy drink, coca cola etc) per stare svegli riduce del 63% il rischio di incidenti stradali: è quanto stimato in uno studio su autisti di grossi camion su lunghe distanze. La ricerca, che ha esaminato oltre 1000 guidatori - una metà che aveva avuto un sinistro e l'altra no - è stata pubblicata sul British Medical Journal online e condotta da Lisa Sharwood de The George Institute for Global Health presso New South Wales in Australia, in collaborazione con il Curtin-Monash Accident Research Centre, il Monash Injury Research Institute e il Transport and Road Safety Research.

Lo studio è stato condotto tra il 2008 e il 2011 nella regione australiana del New South Wales e i partecipanti erano tutti autisti di Tir di grandi dimensioni. In particolare, sono stati confrontati 530 guidatori che avevano avuto un incidente durante una trasferta molto impegnativa con 517 colleghi che non avevano avuto un incidente nei 12 mesi precedenti.

 

Ebbene il 43% dei conducenti ha riferito di aver consumato prodotti contenenti caffeina (tè, caffè, compresse a base di caffeina) con il preciso scopo di rimanere svegli. I ricercatori hanno poi scoperto che i camionisti ’consumatorì di caffeina per rimanere svegli, avevano il 63% in meno di probabilità di avere un incidente rispetto ai colleghi poco avvezzi ai caffè.

Gli scienziati autori della ricerca suggeriscono che “il consumo di sostanze contenenti caffeina può proteggere in modo significativo contro il rischio di incidente perchè mantiene svegli e vigili durante la guida. Tuttavia - avvertono - il beneficio è utile solo per un breve periodo e con pause regolari durante i lunghi viaggi in camion”. Ma aggiungono anche che questo effetto benefico è un’espediente da utilizzare solo per brevi periodi e che è caldamente sconsigliato far diventare un’abitudine, restando di fondamentale importanza regolari soste per il riposo, per il sonno, o anche semplicemente per sgranchirsi un po’ dopo molte ore attaccati al sedile. Sì quindi a un caffè per mantenere l’allerta al primo accenno di sbadiglio, ma avendo chiaro in mente che si tratta di un plus da sommare a un buon calendario sonno-veglia, ritmi di lavoro calibrati e, preferibilmente, a un’opportuna attività fisica.

La notizia in ogni caso farà piacere agli automobilisti italiani, vista l’affezione che abbiamo verso la consolidata abitudine di bere caffè alla guida. Informazioni meno confortanti per l’Italia arrivano però dalle statistiche generali sugli incidenti stradali avvenuti nel 2012 tra i Paesi dell’Unione Europea. Nel Belpaese, le vittime della strada sono state 62 per ogni milione di abitanti, più del doppio di Paesi come Regno Unito, Svezia, Danimarca e Paesi Bassi, la cui media è di 30 ogni milione di abitanti. Il nostro si trova circa a metà classifica tra i 27 Paesi UE, che nel complesso hanno diminuito del 9% i morti in incidenti stradali rispetto al 2011. Come dire 3 mila vite salvate. A stare peggio sono i Paesi dell’Est: 100 decessi in Lituania ogni milione di abitanti, 96 in Romania e 93 in Polonia.

 


di Sara Ficocelli
da repubblica.it

 

 

Giovedì, 28 Marzo 2013
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