Guida aggressiva e violenza stradale
Tra migliaia di eventi gli osservatori ASAPS svelano un altro buco nero: l’assalto ad agenti e semplici cittadini
Moventi? Prepotenza, fretta e stress
La strada è un’arena e nell’arena, purtroppo, si combatte.
La guida, allora, è una forma di combattimento? Se così fosse e, credeteci, lo è, allora i conducenti, i passeggeri, i pedoni, i ciclisti, sono dei combattenti?
Le cifre che gli osservatori dell’ASAPS vomitano sul tavolo del nostro ufficio studi, dicono che adrenalina e rabbia sono il motore di uno stato psicologico alterato che si manifesta in mille modi diversi, alimentato da altrettante cause – come droga, alcol, stress e frustrazioni – e altrettanti soggetti, spesso molto diversi tra loro. Ma almeno due elementi ricorrono: lo scenario, l’arena della strada, e l’uso di uno o più veicoli.
I casi di aggressione a pubblici ufficiali avvenuti nel corso di controlli o di interventi, nel 2012, sono stati in tutto 2.290, e di questo dovremmo certamente parlare, perché la violenza alle divise, anche se non fa notizia, è un fatto concreto e documentabile, che ha conseguenze pesantissime da un punto di vista psicologico ed economico, ingenerate da una cultura dell’insofferenza a tutto ciò che richiama al rispetto delle regole.
da il Centauro n. 164