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Sbirripikkiati: 2.290 aggressioni ad operatori di polizia
Pantere sempre più grigie e indifese

Nel silenzio generale, l’infortunio agli sbirri non è un macchinario che s’inceppa: spesso è una reazione violenta, a mano armata nel 22,7% dei casi Il 35% degli aggressori è sotto i fumi di alcol e droga Nel 43,9% dei caso l’attacco è portato da stranieri Nel mirino Carabinieri, Polizia di Stato e Polizie Locali

(ASAPS) - La strada come un’arena: è questo il dato che emerge ancora una volta alla rilettura complessiva dei numeri annotati sugli osservatori dell’ASAPS, in particolare quelli più direttamente legati agli episodi di aggressività, vale a dire quello sulla Pirateria Stradale, quello più recente che tiene sotto controllo le “aggressioni su strada” da parte di utenti violenti nei confronti di altri utenti, vittime della spietatezza dei primi, e quello più antico, che ormai da un decennio analizza gli eventi nei quali a fare le spese della brutalità e della violenza sono gli operatori di polizia: “sbirripikkiati”.

Nel corso del 2012 sono state registrate 2.290 le aggressioni nei confronti di poliziotti, carabinieri, agenti di polizia municipale, di operatori delle altre forze di polizia e di pubblici ufficiali in genere: nel 2011 erano stati 2.230 (+2,7%).
Ciò significa che ogni 4 ore un operatore di polizia finisce in ospedale, spesso con conseguenze invalidanti, fisiche e psicologiche, che lo accompagneranno per tutta la carriera.

 

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da il Centauro n. 164

 

 

Giovedì, 28 Marzo 2013
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