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Criminalità stradale
Le divise: artificieri di Ordigni Stradali Semoventi

di Francesco Forasassi*

Dieci bambine afgane muoiono dilaniate dalla devastante esplosione di una mina anticarro, inconsapevolmente urtata da una di loro con un’accetta mentre erano intente a raccogliere legna.
La mano che ha collocato l’ordigno – un residuato, sembra, di una guerra precedente a quella attuale – mirava a un nemico che si muoveva sui cingoli di un carro armato, e probabilmente non voleva compiere una strage di bambini.
Forse non ci ha neppure pensato, a questo pericolo collaterale, quando ha posizionato la mina, ma una simile giustificazione pare davvero inconsistente; quando si predispone una trappola esplosiva, non si può certo trascurare il dettaglio che l’ordigno non abbia occhi per scegliere la vittima giusta.

 

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da il Centauro n. 164
 

Martedì, 02 Aprile 2013
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