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Notizie brevi 03/04/2013

Sicurezza stradale, le donne le più colpite
Quelle che rimangono ferite sono 113.242 (178.776 gli uomini), mentre quelle decedute 855 (3.005 gli uomini). Sul mercato disponibili dispositivi satellitari che permettono di lanciare un Sos e di ricevere immediatamente soccorsi

Foto archivio Asaps

Ogni giorno, in Italia, si verificano in media, secondo gli ultimi dati dell'Istat che saranno pubblicati sulla VIII edizione della Guida alla Sicurezza Stradale di Viasat Group, 563 incidenti stradali (205.638 l'anno) che provocano la morte 11 persone (3.860 l'anno) e il ferimento di altre 800 (oltre 292mila l'anno). Stando agli ultimi dati, le donne sono le più colpite.  Quelle che rimangono ferite sono 113.242 (178.776 gli uomini), mentre quelle decedute 855 (3.005 gli uomini), mediamente tra i 20 a 24 anni. Lombardia, Lazio e Emilia Romagna sono le Regioni dove si registrano più donne vittime a seguito di un incidente stradale; giovedì il giorno in assoluto più a rischio (il venerdì e il sabato invece rispetto alle auto in circolazione); la strada extra-urbana la più pericolosa; agosto il mese più nero.

 

Le donne conducenti rimaste vittime della strada sono 317 (7 volte superiore è il dato degli uomini) e quasi 61 mila quelle rimaste ferite (141.310 gli uomini). Come passeggere, invece, sono quasi 41.555 mila quelle ferite e 282 quelle decedute. Ben 11.592 le donne che sono state investite (pedoni) sulle strade (un numero superiore ai maschi) e 256 le vittime. Di queste, le anziane rappresentano la categoria più a rischio e la fascia d'età tra 70 e 84 è quella più drammaticamente colpita. I pericoli della strada, inoltre, non sono costituiti soltanto dalla possibilità di incidenti, ma anche dal rischio di aggressioni, rapine e violenze di ogni tipo.  "Pensando proprio alla sicurezza delle donne  -  si legge in una nota di Viasat Group  -  sono oggi sul mercato dispositivi satellitari (la Pink Box è studiata proprio per loro) che permettono di lanciare un Sos e di ricevere immediatamente soccorsi (carro attrezzi, ambulanza o anche la polizia se ci si sentisse minacciati), grazie alla Centrale Operativa, attiva 24 ore su 24, 365 giorni l'anno".

 

di Sara Ficocelli
da repubblica.it

 


 

Mercoledì, 03 Aprile 2013
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