(ANSA) - BERLINO - L’ambulanza del futuro arrivera’ direttamente davanti
alla finestra dell’anziano paziente al decimo piano di un edificio
nel congestionato centro cittadino, si fermera’ in aria il tempo di
trasbordare la lettiga senza rischio, e poi volera’ direttamente sul
tetto dell’ospedale: tutto questo dal 2009, quando dovrebbe entrare
in funzione il nuovo veicolo terra-aria dell’inventore israeliano
Rafi Yoeli (53 anni).
Yoeli, che lavora in un hangar senza finestre ai margini dell’aeroporto
di Tel Aviv, ha mostrato ad una giornalista del quotidiano berlinese
Tagespiegel la sua City-Hawk, l’auto volante sperimentale che dal
2009 dovrebbe diventare l’ X-Hawk, per il quale e’ prevista la produzione
industriale ad un costo di 2,2 milioni di dollari per esemplare. Tanto
per fare un paragone, gli elicotteri attualmente in uso come eli-ambulanze
costano in media quattro milioni di dollari.
’’I tempi di sviluppo delle auto volanti non sono dettati dalla tecnologia
- afferma Dennis Bushnell, lo scienziato che guida il Langley Research
Center della Nasa, in Usa - bensi’ dai governi e dalle autorita’ per
il controllo aereo’’.
Uno spazio aereo regolato completamente e automaticamente come si
vede nei film di fantascienza tipo ’’Blade Runners’’, che permetterebbe
a qualsiasi privato di comprarsi un X-Hawk e usarlo liberamente, secondo
gli esperti non sara’ realizzato prima del prossimo secolo. Ma Yoeli
vuole assistere all’entrata in servizio della sua invenzione e per
questo da cinque anni sta sviluppando un X-Hawk destinato principalmente
al settore velivoli di uso pubblico, per i quali sono previste eccezioni
alle norme che regolamentano i cieli urbani. Per questo i suoi clienti,
che gia’ fanno la coda per prenotare i suoi apparecchi, saranno i
servizi di emergenza, come le ambulanze, ma anche i pompieri, la polizia
e le societa’ di aero-taxi di tutto il mondo. Senza dimenticare i
militari, che hanno mostrato interesse un po’ ovunque, ma per ora
Yoeli dice di essere in contatto solo con il ministero della Difesa
degli Stati Uniti, degli altri non parla.
L’inventore, che non e’ un dilettante perche’ ha due lauree in ingegneria
aeronautica e prima di fondare la sua compagnia ’’Urban Aeronautics’’
ha lavorato per le Industrie Aeree di Israele e per la Boeing, ha
avuto un’idea relativamente semplice, un elicottero senza pale rotanti
e quindi capace di accostarsi e anche di strusciare contro qualsiasi
oggetto. L’attuale propotipo di City-hawk (significa Falco cittadino,
ma rassomiglia piuttosto ad un sandalo Birkenstock), si chiama Urban
e gia’ vola grazie agli otto motori di motocicletta al suo interno.
Essi sono sistemati tutti in una struttura chiusa molto leggera, quattro
aspirano aria dall’alto e la riversano con pressione verso il basso
fino a compensare il peso dell’intera struttura e farla librare in
volo. A quel punto due eliche sistemate sul retro forniscono la spinta
in avanti. Per gli spostamenti a terra l’Urban poggia su quattro ruote,
spinte da altri motori. La versione industriale del City-Hawk, la
X-Hawk, sara’ realizzata da una importante societa’ di costruzioni
aeree (quale, il Tagespiegel non lo dice), con motori appositamente
costruiti e dovrebbe rivoluzionare il mercato elicotteristico.
Yoeli alla giornalista del Tagespiegel ha anche spiegato come e quando
ha deciso di investire tutte le sue capacita’ nell’auto volante: nell’estate
di sette anni fa aveva preso parte ad un corso di pilotaggio all’autodromo
di Magione, in Umbria. Un istruttore gli spiego’ che lui, Yoeli, non
andava al limite delle sue possibilita’ e per questo non poteva vincere
le gare di addestramento del corso. ’’Ho visto i due migliori piloti
mezz’ora prima di una gara, sedere alla guida della loro auto da corsa,
sotto il sole cocente, quasi in meditazione. Ho provato a farlo anch’io,
a toccare a mani nude il volante, a sentire la resistenza dell’olio
nei circuiti di frenaggio, ed ho vinto la mia prima gara. Quell’esperienza
in Umbria mi e’ tuttora molto presente’’ ha detto Yoeli. (ANSA).