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Un saluto frainteso

di Michele Leoni*
Foto di repertorio dalla rete

Un fraintendimento, anche un po’ stravagante, si può risolvere facilmente in una tragedia. Si tratta di un caso affrontato dalla Corte di Cassazione di recente (sentenza n. 6405 del 6.2.2012), che lascia davvero perplessi per la sua stranezza. Questo il fatto: Caio, percorrendo una strada litoranea alla guida della sua autovettura, investe Tizio a sua volta conducente di un motoveicolo “Ape”. Quest’ultimo viene sbalzato fuori dall’abitacolo e muore.
Prima osservazione: Tizio si era immesso da una laterale nella strada principale percorsa da Caio senza dare la dovuta precedenza. Caio però viaggiava a 70/76 kmh in centro abitato, e quindi con eccesso di velocità. Ha ritenuto il giudice di primo grado che se Caio avesse rispettato il limite la collisione non ci sarebbe stata in quanto avrebbe fruito di uno spazio sufficiente per arrestarsi in tempo.

 

 

 

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da Il Centauro n. 164

 

 


 

Venerdì, 05 Aprile 2013
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