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Il punto sulla patente a punti 2011
68 milioni di punti perduti dal 2003 al 2010
Ma intanto ne abbiamo ricevuti in omaggio 205 milioni e altri 70 milioni li riceveremo a luglio per un totale di 275 milioni

Solo 1.714.592 i punti recuperati
Appena 138.932 gli “spatentati”, lo 0,38%
I giovanissimi perdono il doppio dei punti
Le donne sono le più disciplinate

Domanda secca: ma l’adozione della patente a punti è stata utile? Risposta altrettanto secca: sì. E’ stata sicuramente la pietra miliare di un nuovo modello di sicurezza stradale. Si poteva ottenere di più? Altra risposta netta: sicuramente.
L’Asaps fa il punto sulla patente a punti sul prossimo numero di giugno de il Centauro, la sua rivista ufficiale.
Dal 1° luglio 2003 quando la PaP è entrata in servizio permanente effettivo i 35.972.976 patentati (dati al 31 dicembre 2010) hanno lasciato nelle mani delle forze dell’ordine quasi 68 milioni di punti, esattamente 67.849.472. Come dire una media di 1,887 punti per ogni patentato. Una cifra assolutamente esigua ancor più diluita se distribuita nei 7 anni e mezzo dal luglio 2003. Si deve poi considerare che quei 68 milioni di punti sono stati prelevati per le 16.354.643 infrazioni commesse (quelle che prevedono la detrazione).
Una media quindi di 4,148 punti per infrazione, appena 0,455 infrazioni con detrazione punti per conducente.
Se la media è stata di 1,887 punti prelevati per ogni patentato, la cifra sale in alto per i più giovani, quelli della fascia da 18 a 24 anni, per i quali la madia raggiunge quasi la quota di 3 punti (2,929) e schizza a 4,192 per la fascia da 18 a 20 anni. Però dobbiamo anche ricordare onestamente che ai giovani nei primi 3 anni di patente i punti prelevati raddoppiano.
Anche nelle fasce d’età 25-29 e 30-34 anni non si scherza, con una media rispettivamente di 2,684 e 2,458 punti prelevati per ogni conducente.
I più bravi? Gli over 70 naturalmente che con 3.466.423 punti prelevati su 3.316.104 patentati si fermano a una quota poco superiore a 1 (1,045).
E le donne? Sono decisamente più disciplinate degli uomini. Non c’è partita. Le patenti rosa hanno contribuito solo col 24,74% dei punti prelevati, rispetto al 75,26% dei maschi. Si potrà dire: ovvio, le donne patentate sono in numero inferiore. Vero. Ma fino a un certo punto.
Su 35.972.472 patenti attive al 31.12.2010 le donne sono il 42,9% e gli uomini il 57,1%. Come la mettiamo? Non ci rimane che attaccarci al fatto che le donne percorrono meno km, ma non basta.
Ma vediamo a questo punto quanti sono stati i patentati che hanno voluto recuperare i punti. Sono stati pochi. Nei trascorsi 7 anni e 6 mesi i nostri concittadini con licenza di guida che hanno frequentato i corsi sono stati 266.565 ed hanno recuperato 1.714.592 punti. Appena il 2,52% del capitale punti persi.
I patentati che hanno azzerato il loro patrimonio di 20 punti sono stati solo 138.932, una frazione da microscopio pari allo 0,38% dei quasi 36 milioni di patentati. Una media di solo 18.524 “spatentati” all’anno, un percentuale impercettibile dello 0,051% del totale patenti.
Ma perché in così pochi hanno frequentato i corsi di recupero? Semplice. Perché non serve. Innanzi tutto dal 2003 ogni 2 anni i patentati hanno ricevuto un omaggio di 2 punti. Inoltre chi ha perso dei punti, se non commette altre infrazioni, dopo 2 anni ritorna a quota 20, se era sceso sotto.
In sostanza, a conti fatti, il 95% dei patentati ha recuperato 2 punti ogni biennio. Quindi a fronte dei quasi 68 milioni di punti prelevati ne sono stati già assegnati 205 milioni (95% dei 35.972.976 di patentati per l’omaggio di 6 punti per buona condotta). Il prossimo primo luglio verranno assegnati poi altri 2 punti, per cui se ne aggiungeranno circa altri 70 milioni, per un totale che si colloca intorno a 275 milioni di punti premio. Per altro dall’agosto 2010 con la legge 120 è previsto che i neopatentati che non commettono infrazioni, avranno diritto ad avere un ulteriore abbuono di un punto per i primi 3 anni.
Per questo i corsi non servono. Il tesoretto in punti è ancora molto alto e ben fornito.
Consola però il fatto che dal 2002 al 2009 gli incidenti sono passati da 239.354 a 215.405 (-10%), i feriti da 341.660 a 307.258 (-10,1%), ma soprattutto i morti sono passati da 6.739 a 4.237, cioè 2.502 vittime in meno, pari a un calo del 37,1%.
A dimenticavamo di dire che all’appello delle infrazioni con prelievo punti ne manca una bella fetta di quelli che non hanno fornito il nome di chi guidava e hanno preferito pagare quasi altri 300 euro per la loro dimenticanza.
Non ci chiedete poi quanti siano i nonni ultraottantenni che hanno perso i punti alla guida di potenti auto, magari in piena notte e in zone ad alta densità di discoteche. La cifra non è fornita. Tanti anche gli extracomunitari dipendenti di industriali, imprenditori, albergatori che avevano avuto in prestito la super berlina tedesca quando la targa è stata pizzicata dal tutor. Alla faccia di chi dice poi che non siamo un popolo generoso o addirittura siamo xenofobi. Ma come? Prestiamo le nostre supercar con così grande generosità…


Forlì, 13 maggio 2011

Giordano Biserni
Presidente Asaps

Sabato, 11 Giugno 2011
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