Osiglia (SV)
Grazie all’aiuto dei cani due agenti della Polizia Stradale ritrovano il piccolo Daniele che si era perso nel bosco vicino a casa
Finalmente una storia a lieto fine
(ASAPS) Finalmente una storia a lieto fine, finalmente qualcosa che porta al sorriso e alla speranza.
Gli attori sono un bambino, Daniele, che gioca con la sorellina nel giardino di casa, gli abitanti di Osiglia, paese sulle rive dell’omonimo lago, i Vigili del Fuoco, i cani molecolari e gli uomini della Polizia Stradale.
Daniele, verso l’ora di cena, si allontana forse per nascondersi, forse per gioco e la giovane età del bimbo (2 anni) non facilita l’orientamento all’imbrunire.
Fatto è che alla “chiamata” della mamma Daniele non risponde. Subito si pensa al classico gioco del nascondersi per non farsi trovare ma, una volta perlustrati i rifugi canonici, cominciano ad avanzare ansia e paura.
Inizia così ad imbrunire e la temperatura a scendere e il piccolo era fuori a giocare con indosso soltanto un maglione leggero.
Dopo un paio d’ore viene dato l’allarme e l’intero paese, sindaco in testa, si mette alla ricerca di Davide con la terribile paura rappresentata dalla vicinanza del lago.
Viene così allestito una sorta di campo base e allertato il gruppo di ricerca speleo fluviale della Croce Rossa insieme ai sommozzatori dei vigili del fuoco.
Fra le persone e le divise coinvolte nella ricerca è presente anche una pattuglia della Polizia Stradale di Carcare (SV) composta da Matteo Porrini e Ilaria Gribaudo, anche loro si mettono a disposizione mentre la temperatura scende vicina allo zero e la notte si fa sempre più buia.
Verso le 23 da Verbania arrivano anche i cani molecolari. Sono in grado di seguire le più piccole tracce, basta un minimo odore, indifferente alla percezione di chiunque altro, e loro riescono a seguire il movimento della persona che lo ha lasciato.
Così succede: quando gli uomini vedono uno dei cani impegnarsi nella ricerca con l’atteggiamento classico di chi ha scoperto una traccia, il cuore e la speranza si aprono di nuovo nonostante siano ormai passate nove lunghissime ore dalla scomparsa di Daniele.
E sono proprio i due agenti della Stradale a puntare la torcia sul viso al piccolo, raggomitolato tra le foglie per cercare un po’ di calore.
Davide reagisce alla vista della luce e manifesta immediatamente il suo buon stato di salute che non richiede neppure ulteriori accertamenti in ospedale.
Cosi Daniele, i genitori e tutti coloro i quali si sono prodigati nella ricerca tornano a casa, a ritemprare il corpo, visto che il cuore ha già avuto la sua buona dose di calore dalla gioia per il ritrovamento.
E fra questi Matteo e Ilaria, i due agenti della Stradale di Carcare che, per una volta, non racconteranno di aver fermato un automobilista in stato di ebbrezza o multato una persona che guidava usando il telefonino, ma di avere avuto il piacere e l’onore di aver ridato vita e speranza ad una famiglia disperata: anche questo è il lavoro dei Centauri. (ASAPS)