I dati dell'Agenzia sulla sicurezza ferroviaria
«Sui binari manutenzione carente »
I controlli di sicurezza: 1 su 5 «non conforme»
La cifra complessiva di 69 morti e 40 feriti gravi. Cinque deragliamenti, «collegati principalmente a problematiche manutentive». E poi: norme non rispettate in un controllo su 11, numero che sale di molto se il riferimento è alle ispezioni sulle 34 imprese che, in tutta Italia, muovono i treni ferrovie: e qui i «casi di non conformità» salgono addirittura al 20 per cento. E infine la scarsa sicurezza ai passaggi a livello (anche per il poco rispetto del codice stradale di automobilisti e pedoni) e il pericolo-frane che moltiplica la possibilità di collisioni sulle rotaie.
I DATI DELL'ANSF - E' la «fotografia» delle Ferrovie italiane tracciata dall'Ansf, l'Agenzia nazionale per la sicurezza ferroviaria: se in Italia nel 2012 gli incidenti sulle strade ferrate hanno avuto un andamento sostanzialmente in linea con gli anni precedenti questo non significa che la situazione sia tranquillizzante. Nei 108 incidenti classificabili come «gravi» (lo stesso numero del 2011) ci sono stati, appunto, 69 morti e 40 feriti gravi (rispettivamente 65 e 34 nel 2011).
«SCARSA MANUTENZIONE» - Tra le vittime, 66 sono persone esterne al sistema ferroviario, ovvero automobilisti o pedoni. «Tra le maggiori criticità» emerge la scarsa manutenzione, causa del 39% degli incidenti - è l'allarmata segnalazione dell'A gravi più strettamente legati agli aspetti tecnici del trasporto ferroviario, come i deragliamenti. Aumentano gli incidenti provocati da materiale rotabile in movimento (81, erano stati 78 nel 2011) con 56 morti e 29 feriti gravi (rispettivamente 50 e 31 nel 2011). Dal confronto internazionale, afferma l'Agenzia, l'incidentalità risulta in linea con i principali Paesi europei: fanno però eccezione gli incidenti causati dal materiale rotabile in movimento, che in Italia rappresentano il 75% degli incidenti gravi totali, dato sopra la media.
SCARSA PRUDENZA - In leggero aumento gli incidenti provocati da materiale rotabile in movimento: 81 nel 2012 rispetto ai 78 del 2011 con 56 morti e 29 feriti gravi (rispettivamente 50 e 31 nel 2011), all'interno dei quali sono da annoverare gli incidenti ai passeggeri, compresi quelli in salita e discesa dai treni con 4 vittime (2 morti e 2 feriti gravi), in incremento rispetto ai valori del 2011 (due ferimenti gravi) ma ampiamente al di sotto dei valori registrati negli anni precedenti, confermando il trend in diminuzione del 73 % rispetto al 2009. Nei cantieri sono stati registrati 3 feriti gravi (un morto nel 2011).
21 GALLERIE SENZA PIANO D'EMERGENZA - Gli ispettori dell'Ansf hanno visitato 24 gallerie, riscontrando la mancanza della analisi del rischio in tutte e 24 e quella del Piano generale di emergenza in 21 su 24. Insomma: in caso di pericoli, non è ben chiaro dove poter fuggire. Del tutto assente in 15 gallerie la illuminazione di emergenza. In tre mancavano del tutto i sentieri di fuga, in 8 mancavano parzialmente. In 18 casi non c'erano gli allarmi sonori, in 15 mancava la segnaletica di emergenza. E si tratta solo di controlli a campione.
IL DIRETTORE DELL'ANSF - «Sui binari - ha dichiarato Alberto Chiovelli, direttore dell'ANSF - perdono la vita persone estranee allo scenario ferroviario, attraversando un passaggio a livello chiuso o muovendosi indebitamente all'interno del sedime ferroviario. L'ANSF sta investendo energie in un'azione costante di sensibilizzazione verso la sicurezza ferroviaria, coinvolgendo anche altre istituzioni e amministrazioni. Un'altra criticitá riscontrata a seguito dell'attivitá ispettiva e dell'analisi dell'incidentalitá è la carenza manutentiva».
di Alessandro Fulloni
da corriere.it