TRAFFICO |
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FIRENZE, 20 OTTOBRE 2005 -
Il Comune che inserisce a bilancio, alla voce entrate, un gettito da
contravvenzioni stimato in 50 milioni di euro potrebbe essere costretto a
mandare al macero tutte le multe non ritirate dai cittadini. Giovanni Spano |
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FIRENZE, 20 OTTOBRE 2005 - Il Comune che inserisce a
bilancio, alla voce entrate, un gettito da contravvenzioni stimato in 50
milioni di euro potrebbe essere costretto a mandare al macero tutte le multe
non ritirate dai cittadini. La battaglia sulle contravvenzioni, sulla loro legittimità a tutto tondo — dalla immediatezza della contestazione della infrazione in poi, ivi compresa la questione della notifica del verbale a casa — registra infatti un altro colpo importante: accogliendo il ricorso di un automobilista, la Corte di Cassazione ha di recente stabilito che sono nulle le multe per infrazione al codice della strada che rimangono «in giacenza» in Comune. L’avviso lasciato in cassetta delle poste non è più prova dell’avvenuta notifica perché non integra in modo completo il concetto di «notifica» alla parte interessata. Anche nel caso in cui l’automobilista colpito riceva a casa la comunicazione di «compiuta giacenza». Il provvedimento della Suprema Corte giunge in senso più garantista verso i cittadini: mettiamo il caso che una persona si assenti da casa per diverso tempo. E’ comunque nel suo diritto poter ricorrere contro una multa nei tempi e modi di legge. La «compiuta giacenza», secondo la Cassazione, andava a ledere tali diritti. Altra questione che ha allertato molti avvocati che ricorrono per conto dei loro clienti al giudice di pace sono le cosiddette buste verdi: chi porta materialmente a domicilio i verbali. Gli ufficiali giudiziari e i messi comunali ormai portano i verbali entro un raggio ridotto. Il Comune ha dato in appalto il servizio di notifica delle multe a «Sapidata s.a.», centro servizi verbali presso Rimini cpo. La data di spedizione è indicata solo in calce. Dubbi anche sui timbri postali di arrivo. Eppure un dispositivo di attuazione del codice della strada prevede che gli atti giudiziari siano trasmessi tramite ufficiali giudiziari, messi comunali. O servizio postale nazionale. C’è chi ora intende verificare la legittimità di questi invii.
Giovanni Spano
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