Sottosezione Polizia Stradale Verona Sud
RAFFICA DI FERMI PER RICETTAZIONE

Venerdi 12 aprile, verso le ore 03.15, sull’Autostrada A4 BS/PD, in zona Sommacampagna, veniva fermato per normale controllo un veicolo Mercedes Vito, colore grigio scuro con a bordo il solo conducente. L’attenzione della pattuglia veniva attirata dal continuo lampeggio delle luci di arresto e dall’andatura irregolare durante la marcia.
Una volta fermo in piazzola, il conducente ucraino 38enne K.V. senza fissa dimora, esibiva la patente di guida e passaporto rilasciati dalle autorità della Repubblica di Ucraina il quale risultava essere in stato di ebbrezza alcolica come conseguentemente accertato con etilometro.

Si riscontrava poi che il deflettore anteriore destro era infranto e lo spazio era stato coperto con telo nero di nylon. Al fine di verificare e confrontare i dati della carta di circolazione con il telaio stampigliato, veniva aperto il vano motore nel quale si rinveniva una centralina supplementare che era stata interposta per aggirare e quindi bypassare quella originale e poter così mettere in moto il veicolo. Inoltre, da un attento controllo, emergeva che il blocco di accensione era stato sostituito. Nell’abitacolo si rinveniva una leva artigianale in metallo ed un dispositivo nero, senza marca né modello, collegato alla presa dell’accendino con uno spinotto con spia led blu lampeggiante. Come accertato in altre circostanze, trattarsi di un dispositivo di interdizione alla trasmissione del segnale satellitare GPRS, impedendo di stabilire con esattezza la posizione continua del mezzo qualora il medesimol fosse provvisto di apparecchiatura di localizzazione GPS.

Ormai certi che il veicolo potesse essere di illecita provenienza, venivano interessati i Carabinieri della Tenenza di Cologno Monzese (MI) che inviava sul posto un equipaggio il quale contattava il proprietario del veicolo poco prima rubato nel milanese.
Sussistendo specifici e concreti elementi del reato di ricettazione, nonché il fondato pericolo di fuga suffragato dalle sue stesse affermazioni che stava trasferendo all’estero il mezzo ed anche perché l’indagato non ha alcuna dimora nel territorio dello Stato si procedeva al fermo di polizia giudiziaria per il reato di ricettazione. Lo straniero, su disposizione dell’A.G. veniva associato al carcere di Montorio.

Sabato 13 aprile, verso le ore 22.00, sull’Autostrada A4 BS/PD veniva intimato l’alt per un controllo ad un furgone bianco di nazionalità ucraina in evidente sovrappeso dovuto al carico particolarmente importante.
A bordo del veicolo venivano identificati i cittadini ucraini U.S. di anni 29 e H.M.di anni 32, in Italia senza fissa dimora.
La pattuglia operante accompagnava il furgone, al fine di pesarlo, presso l’area di manutenzione di Verona Nord dell’Autostrada A.22 del Brennero e, in considerazione dell’anomalo stato di agitazione dei due occupanti e di un precedente di polizia per furto, gli stranieri venivano accompagnati presso la Sottosezione Polstrada di Verona Sud dove, al fine di verificare la provenienza della merce trasportata, si provvedeva a scaricare degli scatoloni su cui erano annotati degli indirizzi in Ucraina.

Oltre ai pacchi, sul fondo del vano di trasporto, si rinvenivano 29 biciclette da corsa e mountain bike nuove, nonché due telai di biciclette ed un motore per natante marca Yamaha il quale presentava i cavi tranciati.
Gli stranieri non erano ovviamente in grado di produrre la documentazione utile a provare la liceità del trasporto ed infatti, i successivi accertamenti, consentivano di far risalire la provenienza della merce ad un furto perpetrato nella notte dell'11 aprile, verso le 2.30, presso una ditta di Albignasego (PD). Il valore della merce ammonterebbe a circa 68.000 euro.
Dal momento che sussistevano specifici e concreti elementi per il reato di ricettazione, nonché il fondato pericolo di fuga, i due uomini venivano sottoposti a fermo di polizia giudiziaria e, come disposto dall'AG, associati presso il carcere di Verona Montorio.

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