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Articoli 18/04/2013

Sicurezza e risparmio nella proposta U.E. dell’autotrasporto

di Girolamo Simonato*
Foto di repertorio dalla rete

In arrivo nuove norme europee che consentiranno di ridurre fino a 5mila euro il consumo annuo di carburante di camion destinati a lunghe percorrenze e le emissioni di gas effetto serra del 7-10%. Cabine e deflettori aerodinamici miglioreranno anche aspetti di sicurezza stradale.

 

La Commissione Europea ha presentato, lo scorso lunedì, una nuova proposta, che si allega, che tende a ridefinire, in modo assai radicale, le forme dei camion così come abbiamo imparato a conoscerli, sulle strade del nostro Paese e di tutt'Europa.
Già sappiamo che i camion europei hanno una sagoma assai diversa da quella, ad esempio, tipica dei camion americani.
Ma fino ad ora la questione sembrava più riguardare il design, che l'efficienza del veicolo. Ora invece la Commissione pone la questione in termini di efficienza energetica e di sicurezza stradale.

Lo prevedono le nuove regole destinate ai costruttori di camion, presentate dal commissario Ue ai trasporti Siim Kallas. Allargando il campo di visione del camionista, si stima inoltre anche una diminuzione tra i 300 ed i 500 morti sulla strada all'anno.

Siim Kallas, vicepresidente e commissario per i trasporti, ha spiegato che "questi cambiamenti renderanno il trasporto stradale più pulito e sicuro, ridurranno i costi del carburante per gli autotrasportatori e daranno ai costruttori europei un vantaggio nella progettazione dell'automezzo del futuro, un automezzo più ecologico per il mercato mondiale".
Le norme che stabiliscono le specifiche per i veicoli commerciali pesanti risalgono al 1996 (direttiva 96/53/CE) e devono ora essere aggiornate per tener conto degli sviluppi tecnologici.
Nell'Ue, i trasporti dipendono dal petrolio e dai prodotti petroliferi per circa il 96% del loro fabbisogno di energia.

 

La proposta avanzata  dal Commissario, autorizzerà cabine con una forma arrotondata e l’uso di alettoni aerodinamici sulla parte posteriore del rimorchio. Queste misure, secondo la Commissione, serviranno a migliorare notevolmente l’aerodinamica del veicolo.
Inoltre, la proposta autorizza un peso maggiore dei veicoli rispetto all'attuale, specificamente per permettere l’uso di batterie più pesanti previste dai sistemi di propulsione alternativi (ibrido, elettrico) per i veicoli pesanti, con particolare riferimento a quelli per trasporti urbani, e autobus. Tuttavia, la capacità di carico degli automezzi non verrà modificata.
La proposta della Commissione è poi quella di introdurre sistemi di pesatura automatica collegati al tachigrafo digitale e stazioni per il rilevamento del peso con il veicolo in movimento sulle strade principali. Ciò consentirà un controllo più efficace dei veicoli circolanti. Si stima che attualmente il sovraccarico degli automezzi abbia un costo di 950 milioni l’anno per il contribuente.

La nuova proposta ha come obiettivo quello del vantaggio rispetto alle attuali norme che stabiliscono le specifiche per i veicoli commerciali pesanti risalgono al 1996 (direttiva 96/53/CE) e devono ora essere aggiornate per tener conto degli sviluppi tecnologici.
I principali vantaggi della proposta saranno, secondo la Commissione:
• Migliori prestazioni ambientali:
nell’UE, i trasporti dipendono dal petrolio e dai prodotti petroliferi per circa il 96% del loro fabbisogno di energia. Ridurre il consumo di carburante per il trasporto stradale di merci a lunga distanza tra il 7 e il 10% fornirà quindi  un contributo molto importante dal punto di vista economico e ambientale.

 

• Una maggiore sicurezza stradale:
l’attuale “forma a mattone” della parte anteriore della cabina può accrescere la gravità delle lesioni agli utenti della strada in caso di collisione e riduce inoltre il campo visivo laterale del conducente. Ciò è particolarmente pericoloso per i ciclisti e i pedoni in corrispondenza degli incroci. Una forma più arrotondata aumenta il campo di visibilità e in caso di collisione a bassa velocità — tipica in ambiente urbano — riduce il rischio di lesioni gravi.

 

•    Vantaggi per i trasportatori:
una migliore aerodinamica dei veicoli consentirà di risparmiare circa 5 000 EUR l’anno in costi di carburante per un tipico automezzo attivo su lunghe distanze con una percorrenza di 100 000 km.

 

• Un’opportunità industriale per i costruttori di autoveicoli:
i costruttori europei di veicoli pesanti sono leader di mercato e il settore costituisce uno dei maggiori investitori industriali in ricerca e sviluppo. La progettazione delle nuove cabine aerodinamiche e degli alettoni posteriori fornirà un’occasione ai costruttori per lo sviluppo di nuovi modelli, e favorirà la creazione di posti di lavoro e la crescita economica in Europa.

 

• Controlli su strada più efficaci e danni stradali ridotti:
fino a un terzo dei veicoli controllati, secondo la Commissione, risultano sovraccarichi,causando danni alle strade e compromettendo la sicurezza.

 

• Promozione del trasporto intermodale:
la riduzione delle pratiche amministrative consentirà un trasferimento più facile dei container di 45 piedi tra navi, strade e ferrovie.

L’aspetto principale di tali linee guida, che in realtà sono frutto di una levata di scudi del Parlamento Europeo di fronte ad un “decisionismo” del tutto inaccettabile del Commissario Kallas, consiste nel sottolineare che l’uso di veicoli più lunghi è di competenza dei singoli Stati membri, in linea con il principio di sussidiarietà, in funzione delle diverse condizioni locali. Nessuno Stato membro è tenuto ad autorizzare l’uso di veicoli più lunghi se non lo ritiene opportuno.
Tuttavia, le linee guida specificano che l’uso di veicoli più lunghi può essere autorizzato da Stati membri confinanti finché rimane limitato al trasporto unicamente tra quei due Stati membri che già lo consentivano, e non incide sensibilmente sulla concorrenza internazionale.
La novità è che ora tali linee guida verranno incorporate nella revisione della direttiva.

Nemmeno una parola, e' purtroppo necessario rimarcarlo, nei comunicati della Commissione UE sulla questione decisiva che aveva già fatto oggetto di numerose segnalazioni da parte delle Associazioni dell’Autotrasporto, ad iniziare da TRANSFRIGOROUTE INTERNATIONAL:
• Le revisioni delle norme vanno sempre bene, soprattutto se esse sono motivate da ragioni ambientali e di sicurezza.
• Ma occorre evitare che le nuove norme determinino una caduta radicale del valore del parco circolante, con il rischio di un danno gravissimo a carico delle imprese di autotrasporto.
• Occorre quindi prevedere tempi ragionevoli di introduzione e  forme finanziarie e fiscali di sostegno e di accompagnamento, che possano determinare una “convenienza” per i trasportatori che accetteranno di dotarsi dei nuovi veicoli

 

La proposta attuale deve essere adottata dal Parlamento europeo e dagli Stati membri prima di diventare legge. I nuovi automezzi potranno presumibilmente essere visti sulle strade entro il 2018-2020.

 

* Direttore www.motorioggi.it

 

> DIRETTIVA DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO
che modifica la direttiva 96/53/CE, del 25 luglio 1996, che stabilisce, per taluni veicoli
stradali che circolano nella Comunità, le dimensioni massime autorizzate nel traffico
nazionale e internazionale e i pesi massimi autorizzati nel traffico internazionale

 

Giovedì, 18 Aprile 2013
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