SPAGNA, EMERGENZA DROGA: IN VERTIGINOSO AUMENTO IL CONSUMO TRA I GIOVANISSIMI: ALMENO UNO SU TRE. LA STRATEGIA DEL MINISTRO DELLA SANITÀ Di Lorenzo Borselli |
Ogni paese ha i suoi problemi legati all’abuso di
alcol e sostanze stupefacenti. Quando si tratta di questo, le ripercussioni
sulla strada sono i primi segnali della crescita di abusi o consumi proibiti.
In Spagna, come in altri paesi d’Europa, l’allarme tossicologico
arriva però sul fronte del consumo di cocaina, ecstasy e cannabis,
che negli ultimi dieci anni si è più che raddoppiato. Si
tratta di dati allarmanti, che il ministro della Sanità iberico,
Elena Salgado, ha presentato e commentato in una delle ultime sedute della
Commissione Mista del Congresso spagnolo, introducendo così la
necessità di rivedere la strategia del piano nazionale per il contrasto
alle droghe. Una strategia che finora, evidentemente, non ha dato i risultati
sperati, se è vero che la Spagna — stando alle cifre raccolte
dalla Salgano — è divenuta il paese dell’unione europea
con il maggior tasso dio consumo di cocaina. Una cifra che non si discosta
molto a quella degli Stati Uniti. Ma vediamo i dati: secondo quanto accertato
sono stati 144mila i giovani spagnoli che hanno fatto uso di cocaina negli
ultimi 12mesi. Tantissimi davvero: se così stanno le cose, negli
ultimi 10 anni la percentuale di giovani che hanno sniffato neve o fumato
crack sono balzati dall’1,8 al 6,9%. È un’escalation
che preoccupa, a dire la verità anche qui in Italia, dove si abbassa
l’età della prima "pippata" e che sembra dunque
seguire da vicino l’esempio dei nostri fratelli spagnoli. Nel regno
di Spagna, però, la coca non è il solo problema. Anche il
consumo di cannabis, che è già la droga maggiormente consumata,
continua ad aumentare vertiginosamente: si pensi che la percentuale di
giovani (tra i 14 e i 18 anni) che ha consumato cannabis è salita
dal 18,2% del 1994 al 36,1% del primo semestre di quest’anno: uno
su tre, e negli ultimi 10 mesi, dunque, ne hanno fatto uso almeno 761mila
adolescenti. Con questi record la Spagna si attesta al terzo posto in
Europa, dietro a Danimarca e Regno Unito. All’inizio di questo articolo,
però, abbiamo parlato anche di ecstasy, della quale non ci siamo
certo dimenticati. Il ministro Elena Salgado, infatti, ha manifestato
la sua preoccupazione più profonda proprio per questo devastante
acido in pastiglie: le proiezioni dell’agenzia che si occupa di monitorare
il fenomeno ha infatti calcolato che entro la fine del 2005, la percentuale
di persone — soprattutto giovanissimi — che proveranno almeno
una volta a calare una chicca (usando qui lo slang in voga in Italia)
raggiungerà il 4,6%, rispetto al 2% netto del 2003. Senza contare
poi che anche in Spagna si sono ormai diffuse le pericolosissime varianti
di ecstasy liquida e di ketamina. Coca, cannabis ed ecstasy hanno ormai
polverizzato — e non è un eufemismo — il consumo di eroina,
che è ormai utilizzata solo dallo 0,1% della popolazione. Una nicchia
di mercato stabile dal 1994. |