Chiavari
Vuole uccidersi, lo salvano gli agenti della Polizia Stradale
CHIAVARI - Quando gli agenti arrivano e vedono la Citroën tutta ammaccata, pensano sia rubata: il conducente è scappato, un classico. Invece sono sbagliate entrambe le ipotesi. Perché chi era alla guida, ora è seduto oltre il guard rail del viadotto autostradale, le gambe nel vuoto, poca voglia di andare avanti. Ci vorranno tre quarti d’ora di parole, incoraggiamenti e qualche preghiera per convincere quel diciannovenne a non lasciarsi cadere. La fidanzata che non lo ha più voluto, lui che avrebbe potuto diventare papà ma così non è stato, la prima di squadra di rugby che non lo ha mai convocato e troppi pochi centimetri per tentare il concorso in polizia. Tanto, troppo, ma non abbastanza, per fortuna. Un salvataggio costruito con pazienza da due agenti della polizia stradale di Sampierdarena, che tre notti fa sono intervenuti sull’autostrada A12, vicino al casello di Chiavari. Per quello che, a detta di chi aveva lanciato l’allarme, sembrava un normalissimo incidente stradale.
Non è ancora l’una del mattino quando la pattuglia arriva davanti all’auto, ferma sul margine della carreggiata. Pezzi di plastica e metallo sono ovunque, del guidatore neppure l’ombra. Uno dei due poliziotti prende la torcia e dà un’occhiata in giro. Sta per rinunciare quando oltre il guard rail, dal lato della vallata, vede la silhouette di una persona, seduta sull’asfalto. Si avvicina, ma riceve da quello sconosciuto un sonoro altolà.
di Marco Fagandini
da ilsecoloxix.it