Vercelli
Operazione "Ghost Car": 18 auto intestate ad un morto
Brillante intervento della Polizia Stradale: scoperti 30 veicoli radiati registrati in maniera fittizia a prestanome
Con la crisi economica, si è resa indispensabile la maxi operazione della Polizia Stradale, a livello nazionale, denominata “Ghost Car” che in tutta Italia ha portato alla radiazione di oltre 10.892 intestatari fittizi o prestanome di auto utilizzate dalla criminalità per commettere reati. L'operazione è avvenuta anche in provincia di Vercelli e ne danno notizia il Dirigente Mauro Patera con il Responsabile di Pg Gianluca Zamurri. «In virtù dell’articolo 94 bis – spiega Patera- esiste un divieto per le intestazioni fittizie di veicoli, sia per il proprietario, sia per l’utilizzatore. Ciò prevede l’automatismo secondo il quale la Polizia Stradale può chiedere la radiazione automatica della vettura se fittizia, dopo gli accertamenti del caso. Se poi l’utilizzatore continua a circolare, scatta la radiazione e il sequestro può avvenire da parte di ogni organo di polizia che la fermi».
Il dato allarmante è che il 71% di questi veicoli non avevano la copertura assicurativa. Nei primi mesi del 2013, nemmeno Vercelli è stata immune a questo fenomeno. Escludendo titolari di autosaloni, collezionisti di auto storiche e altre professioni analoghe, la Polizia Stradale ha incrociato i dati con le Assicurazioni, il Pra e la Motorizzazione Civile. Sono stati identificati 30 veicoli con finti intestatari, di cui 18 registrati come un signore vercellese deceduto. Di questi 30, sei sono di un italiano trasferitosi in Olanda, per cui denunciato alla Procura della Repubblica per non essersi presentato; quattro sono attribuite ad un disoccupato con precedenti penali e due a una donna disoccupata, avente una casa popolare. «Dai controlli con Aia (associazione di Assicurazioni) - evidenzia Zamurri - si può capire chi paga l’assicurazione e quindi si identifica il reale utilizzatore. La radiazione viene comunicata all’intestatario e all’utilizzatore che spesso fa parte della criminalità organizzata». I veicoli ''fantasma'' potevano circolare senza pagare i pedaggi autostradali, le contravvenzioni e soprattutto potevano eludere i controlli delle forze dell'ordine quando venivano utilizzati per commettere anche gravi reati. Alcuni di questi veicoli erano poi rimasti coinvolti in incidenti stradali. Per chi usa l’auto e chi ne è prestanome, è prevista anche una sanzione di 500 euro a carico di entrambi.
da vercellioggi.it