Danno biologico con invalidità permanente per il “colpo di frusta” all’automobilista che parcheggia
Sì al danno biologico con invalidità permanente al 2 per cento, anche se l’incidente è avvenuto praticamente a veicolo fermo, mentre l’automobilista cerca di parcheggiare negli appositi spazi. E invece no, la botta è forte e il conducente accusa il cosiddetto “colpo di frusta” perché l’altro guidatore non rispetta la precedenza: scatta allora il risarcimento complessivo in base alle tabelle applicate dal tribunale di Milano e al decreto del ministero dello Sviluppo economico 17.06.11. È quanto emerge dalla sentenza 136/13, pubblicata dal giudice di pace di Trento (estensore Andreina Deretta Zanfei).
Ctu decisiva
Accolto il ricorso dell’automobilista difeso dagli avvocati Paolo Mazzoni e Danilo Pezzi: la compagnia assicurativa è condannata a liquidare la somma residua a titolo di risarcimento, poco meno di 2 mila euro (ne sono stati già versati oltre 4.400 fra danno all’auto e alla persona). L’urto nella fiancata del veicolo è notevole: al danneggiato è diagnosticato un «trauma distorsivo al rachide cervico dorsale». E con il colpo di frusta non si scherza, anche se dopo il decreto “liberalizzazioni” (il 27/2012), che ha praticamente cancellato i risarcimenti, le assicurazioni fanno orecchie da mercante. Stavolta invece l’assicurazione è inchiodata dalla ctu: soltanto l’invalidità permanente al 2 per cento “pesa” per quasi 1.500 euro nel ristoro all’infortunato.
di Dario Ferrara
da cassazione.net