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Regno Unito, al via i tribunali speciali per i reati stradali minori

La decisione del ministro Green: «Intasano il corso della giustizia» Dal prossimo anno saranno istituite corti apposite guidate da giudici di pace col compito di sbrigare 160 pratiche al giorno

 

 

Gli inglesi sono ossessionati dai reati stradali, basta citare l’incredibile storia dell’ex ministro Chris Hunhe e della moglie Vicky Price che hanno scontato qualche mese di carcere per aver fatto il giochetto di trasferire la decurtazione dei punti, seguita a una multa per eccesso di velocità, da una patente all’altra. E come dimenticare la scena in Lock e Stock, il primo film di Guy Ritchie dove Jason Statham e soci menano un vigile in un furgone dicendo “ho sempre odiato i vigili”? 

 

Ogni anni 500 mila casi di reati stradali minori finiscono in tribunale intasando il corso della giustizia che, confronto alla nostra, è comunque iper-veloce. Il ministro alla Giustizia Damian Green ha deciso così di istituire tribunali appositi per i reati stradali minori in modo che le pratiche non finiscano più tra le mani dei magistrati ordinari. Alcune corti speciali già esistono in via sperimentale in alcune contee. La legge dovrebbe entrare in vigore il prossimo anno.

 

Il ministero prevede che dall’aprile del 2014 le corti speciali, guidate da un giudice che somiglia ai nostri giudici di pace, potranno sbrigare 160 pratiche al giorno. La giurisdizione dei tribunali della strada si estenderà a circa il 90 per cento dei casi, quelli in cui il colpevole ammette il reato. In caso di contestazione la causa torna, come prima, nelle mani di un magistrato.

 

“La giustizia - ha detto il ministro Green - deve rispondere più velocemente e efficacemente alle necessità delle vittime, dei testimoni e delle comunità locali. Inoltre queste corti particolari permetteranno ai magistrati di organizzare meglio il loro lavoro”. 

 


di Claudio Gallo
Corrispondente da Londra
da lastampa.it

 

 

Mercoledì, 22 Maggio 2013
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