Vigilessa presa a bottigliate nel napoletano: era intervenuta per sedare una rissa
Le è piombato addosso come una furia e l'ha ferita alla testa con una bottiglia. "Ho sentito il colpo, non ho capito più nulla. Mi sono ritrovata a terra sporca di sangue, non sentivo più voci e rumori". L'inferno della vigilessa Alba Arpino prende corpo in una stradina di via Nazionale, nel cuore del rione Sant'Antonio, nella parte alta di Torre del Greco.
E' accaduto mercoledì pomeriggio. La ragazza in divisa interviene per sedare una rissa, con lei ci sono altri tre agenti. Ci riesce, poi esplode la follia di un uomo completamente ubriaco e lei si ritrova stesa su una barella al pronto soccorso dell'ospedale Maresca.
I medici le suturano una profonda ferita alla testa con sei punti, la tac dà esiti negativi, piano piano ritorna anche l'udito. "Poteva andare peggio", racconta la vigilessa, che ieri mattina è stata sottoposta a nuovi accertamenti. Tornerà in servizio tra quindici giorni e intanto ricostruisce il suo incubo ai medici e ai colleghi.
E' sotto choc Alba, però ricorda perfettamente il volto del suo aggressore. Lui, Giovanni Mercedulo, un 38enne già schedato negli archivi delle forze dell'ordine, finisce in manette dopo aver tentato la fuga. I carabinieri lo interrogano per ore, lui ammette le sue responsabilità ma dice di non conoscere la persona con la quale ha litigato, che è riuscita a scappare approfittando della confusione.
Affronterà un processo al tribunale di Torre Annunziata, Mercedulo: è accusato di lesioni, aggressione e resistenza a pubblico ufficiale.
La dinamica è chiara. La racconta l'agente ferita, l'hanno confermata i suoi colleghi passo dopo passo. La segnalazione della rissa, l'intervento, la calma apparente, poi l'aggressione. "Una bottiglia, o qualcosa di simile". Un oggetto che in ogni caso non è stato più ritrovato sul luogo dell'aggressione. La ragazza si ritrova a terra, stordita e insanguinata. Sei punti di sutura, l'esito negativo della tac e un sospiro di sollievo prima di riabbracciare la famiglia.
Il sindaco di Torre del Greco, Gennaro Malinconico, si dice "sconcertato e indignato per l'episodio di violenza". E aggiunge: "Non è possibile che gli agenti rischino la vita solo per fare il proprio dovere in prima linea. A loro va tutta la nostra solidarietà e vicinanza".
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