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Notizie brevi 19/11/2005

Brescia - MAXI OPERAZIONE DELLA POLIZIA STRADALE CONTRO LE CORSE CLANDESTINE. FILMATE LE GARE SUI TORNANTI. 55 DENUNCIATI, DECINE DI MOTO SEQUESTRATE

Brescia
MAXI OPERAZIONE DELLA POLIZIA STRADALE CONTRO LE CORSE CLANDESTINE. FILMATE LE GARE SUI TORNANTI. 55 DENUNCIATI, DECINE DI MOTO SEQUESTRATE

(ASAPS) BRESCIA – È probabilmente una delle più grosse operazioni di polizia contro il fenomeno delle corse clandestine, quella appena conclusa dalla Sezione Polizia Stradale di Brescia, che ha condotto alla denuncia di quasi 60 persone ed al sequestro di una settantina di moto utilizzate nei gran premi illegali. L’operazione, chiamata “sorpasso” dagli investigatori (questa volta fatto il sorpasso è stato fatto dalla Polizia Stradale), è stata coordinata dal sostituto procuratore di Brescia Fabio Salamone, ed ha avuto come teatro principale la zona di Coste di San Eusebio, tra Brescia e la Valsabbia. L’importanza ed il valore di questa brillante iniziativa della Specialità, è che non ci sono state soffiate o colpi gobbi da “maresciallo girali”: i vertici della Polizia Stradale hanno semplicemente fatto i conti con 17 incidenti mortali rilevati in quella zona dagli agenti col Centauro cucito sulla giacca, tutti in danno di motociclisti. E poi c’era l’allarme sociale di una strada ormai interdetta a chiunque non indossasse tuta e saponette per ingaggiare folli corse sugli appetitosi (ma letali) tornanti delle sinuose “Coste” della montagna. Così sono cominciati appostamenti, studi degli orari, rilevazione di targhe e un castello di indizi è finito sui tavoli della Procura. Alla fine il Pactum Sceleris dei pirati della strada è stato rotto: all’alba sono scattate perquisizioni finalizzate ai sequestri dei missili a due ruote, che hanno visti impiegati più di 150 unità operative della Polizia Stradale, effettuate su decreto dell’Autorità Giudiziaria in varie province: Brescia, ma anche la vicina Milano, Bergamo, Cremona, Mantova, Verona, Imperia e La Spezia. Tutto quello che doveva essere trovato è finito sequestrato: ad un solo motociclista sono state sequestrate 10 moto, che in comune con le moto stradali avevano ben poco: elaborate, erano dotate di centraline da corsa e molte potevano tranquillamente scendere in pista per una prova del mondiale di Superbike, capaci di superare tranquillamente i 300 orari. L’operazione ha avuto ampio risalto sui principali tg italiani, che hanno mandato in onda anche i filmati girati di nascosto durante le gare, nelle quali si vedono pieghe da circuito tra le auto in gita domenicale, superate a velocità folli. Proprio l’impiego di sistemi di ripresa, ha consentito agli investigatori di identificare i proprietari. “Operazione Sorpasso” è dunque un nome più che appropriato e mette fine ad un giro che nell’ambiente era diventato – come tanti altri – una spavalda consuetudine: il sostituto procuratore Fabio Salamone, alla presenza in conferenza stampa del procuratore capo di Brescia Giancarlo Tarquini, ha illustrato nei particolari il brillante risultato raggiunto dal dirigente della Sezione di Brescia Marco Nigro. (ASAPS)

 

 

Sabato, 19 Novembre 2005
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