Arriva il redditometro: sotto controllo anche l'acquisto di auto
Questione di giorni, e il tanto discusso "redditometro" diventerà realtà.
Con la definizione delle liste selettive dei contribuenti da controllare entra nel vivo la versione 2.0 dello strumento di accertamento.
Nel mirino ci saranno i grandi scostamenti tra le spese effettuate nel corso dell'anno e i redditi dichiarati al Fisco.
Dopo una "semplificazione" volto a renderlo più affidabile, il nuovo strumento di lotta all'evasione è pronto a monitorare le voci di spesa dei contribuenti per verificare eventuali scostamenti tra reddito dichiarato e reddito effettivo.
Tra le voci sotto controllo anche l'acquisto di auto, oltre che mutui e pacchetti vacanze.
L'auto entra dunque nel mirino del fisco, con tutti le conseguenze che questo può avere.
Sia il questionario inviato ai contribuenti selezionati per i controlli che l'eventuale accertamento sono tarati sulle caratteristiche dei beni così come risultano dall'Anagrafe tributaria.
Massima attenzione, quindi, a verificare la potenza degli automezzi o l'anno di immatricolazione indicati nel questionario o nell'accertamento ma anche, per quanto riguarda altre tipologie di beni conosciuti al Fisco, le dimensioni degli immobili o ai mesi indicati per il possesso.
Solo in un ulteriore approfondimento, se cioè la “difesa” non sarà ritenuta convincente, entreranno in gioco le medie Istat volte a misurare quelle ulteriori voci spesa, come gli alimentari o l'abbigliamento, che il Fisco non contempla.
Anche in questo caso il contribuente potrà presentare altre giustificazioni o prove, cercando così di evitare l'accertamento vero e proprio.
* Direttore: www.motorioggi.it